La NASpI e il Reddito di Cittadinanza sono misure che aiutano le persone che hanno perso il lavoro o che necessitano di sostegno economico. Ma quando arriverà il pagamento a gennaio 2023 si chiedono in molti dato che di mezzo ci sono state le festività natalizie? E cosa accadrà nel 2023?

Le prospettive per trovare un impiego quest’anno e allo stesso tempo mantenerlo non sono positive. In questo 2023, infatti, il numero dei disoccupati potrebbe addirittura superare i 2 milioni secondo le previsioni della Cgia che si basa sui dati Istat e sulle valutazioni di Prometeia.

Le previsioni parlano di 63 mila persone che potrebbero perdere il lavoro a causa della crisi economica che stiamo vivendo.

I lavoratori principalmente a rischio sono quelli dell’industria manifatturiera e soprattutto quelli che lavorano nelle aziende energivore. Ci saranno però difficoltà anche per il settore dell’edilizia (la causa è il cambiamento delle regole del Superbonus), per quello auto motive e dei trasporti.

Non dormono sonni tranquilli nemmeno coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. I beneficiari occupabili, infatti, potranno riceverlo soltanto per sette mesi. Questo è quanto previsto dal disegno della Legge di Bilancio 2023.

Quando verranno accreditati NASpI e Reddito di Cittadinanza a gennaio

Sarà accreditata entro il 15 gennaio prossimo la NASpI che è l’indennità mensile di disoccupazione istituita dall’articolo 1 DL 4 marzo 2015. Possono ricevere questo contributo, per chi non lo sapesse, coloro che hanno perso il lavoro. Rientrano in tale sfera di applicazione i lavoratori dipendenti a eccezione di quelli a tempo indeterminato delle Pa, i soci lavoratori di cooperative (contratto subordinato), gli apprendisti e il personale artistico (rapporto subordinato).

Ne possono beneficiare anche gli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi dall’anno scorso, ha spiegato l’Inps. Per ulteriori informazioni consultare la pagina relativa a tale sussidio sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Tornando al contributo, esso è mensile e spetta a partire dall’ottavo giorno dopo la data di cessazione del rapporto di lavoro, dall’ottavo giorno dopo la fine della maternità, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso o malattia. Spetta poi dal trentottesimo giorno dopo il licenziamento per giusta causa.

Per quanto riguarda la durata, infine, la NASpI è corrisposta per un numero di settimane uguale alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Dal calcolo, però, si escludono i periodi di contribuzione per i quali c’è stata l’erogazione di prestazioni di disoccupazione.

E il pagamento dell’altro contributo quando ci sarà?

Così come per la NASpI si dovrà attendere il 15 gennaio anche per l’accredito del Reddito di Cittadinanza, almeno per chi attende la prima ricarica o il rinnovo. Dato che il 15, però, è di domenica, la data potrebbe slittare al 16 gennaio. Per chi già lo percepisce, invece, l’accredito è atteso tra il 27 e il 30 gennaio. In ogni caso per capire se il pagamento è stato erogato si potrà chiamare il numero verde gratuito 800666888.

Si ricorda che l’importo 2023 del Rdc resta lo stesso del passato e che dovrà essere speso entro il mese solare successivo a quello dell’accredito. Una parte del denaro, poi, si potrà prelevare presso gli Atm ma con dei limiti: 100 euro al mese per i single e 220 euro per famiglie con 4 persone.

La novità del 2023 è la stretta sul Reddito di Cittadinanza: gli occupabili potranno ricevere il sussidio solo per sette mensilità e decadrà dopo il primo rifiuto a un’offerta “non congrua”.

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