La consapevolezza riguardo alle perdite e agli sprechi alimentari è diventata un tema sempre più importante in molte parti del mondo a causa delle implicazioni ambientali, economiche e sociali associate a questo problema. Organizzazioni, governi e attivisti lavorano per promuovere pratiche alimentari sostenibili, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione delle risorse alimentari. E un valido aiuto, in tale senso, arriva dalla città di Torino dove nelle ultime settimane sono nati nuovi frigo di quartiere. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Ebbene, è un’iniziativa grazie alla quale è possibile donare cibo alle persone in difficoltà mediante frigoriferi ubicati in spazi urbani a disposizione di chi ne ha bisogno.

Come detto, la novità sono i due nuovi frigo posizionati di recente a Torino: il primo presso Lo Spazio Anziani L’amicizia di via Rosolino Pilo 50/A mentre il secondo presso la Casa del Quartiere San Salvario. Quest’ultimo in via Morgari 14.

Cibo fresco in scadenza recuperato

Frigo di quartiere è un progetto grazie al quale si potrà recuperare il cibo fresco in scadenza evitando che esso venga sprecato. Ridurre gli sprechi alimentari è infatti fondamentale per la sostenibilità ambientale.

La produzione di alimenti richiede, infatti, risorse naturali come acqua, suolo e energia e, riducendo gli sprechi, si riduce la necessità di estrarre e utilizzare tali risorse in eccesso. Inoltre gli sprechi alimentari rappresentano una perdita economica sia per i consumatori che per i produttori e riducendoli è possibile risparmiare denaro e migliorare l’efficienza economica. E ancora, riducendo tali sprechi si può contribuire a garantire che il cibo disponibile venga utilizzato in modo più equo e accessibile. Ricordiamo inoltre che la produzione e lo smaltimento dei rifiuti alimentari contribuiscono alle emissioni di gas serra e con la riduzione degli sprechi si riduce anche l’impatto ambientale negativo associato a questi processi.

Nasce il frigo di quartiere per donare cibo alle persone in difficoltà

Lo spreco alimentare è un problema che riguarda tutte le famiglie.

Basterebbe, però, davvero poco per ridurre tale fenomeno. In primis si dovrebbe controllare cosa si ha in frigo o in dispensa prima di fare la spesa: così facendo si eviterebbe, infatti, di acquistare doppioni e si consumerebbe quello che si ha. Per evitare inutili sprechi, poi, si potrebbe pianificare con anticipo quello che si dovrà consumare nell’intera settimana in modo tale da non acquistare prodotti inutili che magari potrebbero anche avere una scadenza breve. E ancora, per quanto concerne gli alimenti deperibili, si dovrebbero riporre in dispensa o in frigo quelli con una scadenza più vicina.

È nato inoltre per evitare gli sprechi un progetto che coinvolge l’intera comunità. Si tratta del Frigo di quartiere dove persone in difficoltà economica in alcuni angoli dei quartieri trovano dei frigoriferi dai quali attingere cibo. Al loro interno non solo si troverà frutta fresca ma anche le eccedenze alimentari donate dai negozi come Coop, aziende e ristoranti che aderiranno all’iniziativa. Quest’ultima non è nata solo per sostenere le persone in difficoltà ma anche per diventare un luogo di aggregazione e un mezzo di promozione di salute e rafforzamento del legame tra il cibo e la sostenibilità.

E così ieri allo Spazio anziani della Circoscrizione 4 di via Rosolino Pilo a Torino dove il frigo di quartiere è comparso poche settimane fa, si sono ritrovate diverse donne che frequentano il centro che hanno cucinato per i bisognosi. Più nel dettaglio le signore hanno creato delle pizze con gli ingredienti appena arrivati esattamente dalle eccedenze di InCoop che vengono portate in tali luoghi da volontari in cargo bike.

Riassumendo…

1. Per contrastare gli sprechi e non solo nasce il frigo di quartiere
2. Grazie a esso le persone bisognose possono consumare gli alimenti donati da negozi, supermercati e catene in eccedenza
3.

Con quest’iniziativa non si vogliono solo aiutare i bisogni ma coinvolgere l’intera comunità sul tema dello spreco.

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