Tempo fa si era diffusa la notizia della proposta, poi prontamente ritirata, di una tassa per il possesso di animali domestici.

Subito era scoppiata in rete la polemica degli animalisti, che vedevano in questa imposta un disincentivo ad amare gli animali.

Eppure che i padroni di cani debbano pagare non è sempre sbagliato, ma che siano quelli maleducati a farlo, quelli che con la loro non curanza mettono a rischio l’incolumità dell’animale e del prossimo e che sporcano le strade.

Ecco tutti gli oneri che la legge impone ai proprietari di cani e le multe (almeno sulla carta) per i trasgressori.

Microchip: senza un cane su tre

A Milano, secondo le recenti statistiche, un cane su tre (quindi un totale di circa 45 mila animali) è sprovvisto di microchip.

Proprio per questo motivo nelle settimane scorse a Palazzo Marino è partita la campagna di sensibilizzazione messa in atto dai volontari e dalle Gev.

Eppure il microchip è obbligatorio per legge e le multe per i trasgressori vanno dai 25 ai 150 euro. I vigili hanno anticipato che a breve partirà una rigida mappatura per aggiornare l’anagrafe canina.

Ma non solo: questo sistema può diventare fondamentale per ritrovare un cucciolo smarrito.

Escrementi in strada: sanzionare l’inciviltà

A molti di voi sarà capitato di lamentarsi per le condizioni di sporcizia in cui vengono lasciati molti marciapiedi, letteralmente invasi da escrementi di cani. La legge in materia esiste e punisce con multe anche salate i trasgressori ma troppo raramente viene applicata e così solo una bassa percentuale di padroni civili gira a passeggio con l’amico a quattro zampe armata di paletta, guanti e bustina.

Alcuni Comuni si sono organizzati per porre fine a questo scempio agendo su una linea più dura: a Sarezzo ad esempio, per applicare la sanzione, non sarà più necessaria la flagranza.

Anche chi non viene colto sul fatto ma viene fermato dalla Polizia locale a passeggio con il cane senza gli strumenti idonei alla pulizia sarà sanzionabile. Le multe vanno dai 25 a 150 euro.

Obbligo di guinzaglio e museruola

Il cane va sempre portato al guinzaglio nei luoghi pubblici e, in caso di rischio per l’incolumità delle persone, va applicata anche la museruola (che il padrone deve sempre avere a portata di mano).

Il padrone è sanzionabile anche se non di verifica nessun incidente ovvero se nessuno viene morso (sentenza 14075/2008).

Cani in macchina: negli Usa diventa obbligatoria la cintura di sicurezza

E intanto nel New Jersey (Stati Uniti) anche per i cani scatta l’obbligo della cintura di sicurezza in macchina.

I trasgressori rischiano una multa di 250 dollari (circa 200 euro).

La norma serve a tutelare non solo l’incolumità dell’animale ma anche la libertà del conducente, che in questo modo non rischia di essere distratto alla guida.

Al tempo stesso si tiene conto anche della sicurezza di terze persone eventualmente coinvolte in incidenti stradali.

Ora anche un altro Stato, l’Indiana, si sta muovendo nella stessa direzione (e pare che disposizioni simili saranno introdotte nel Regno Unito).

La cintura di sicurezza però non è (per ragioni di statura) quella standard per le persone ma quella apposita per i cani, che rischiano di schizzare fuori dal parabrezza in caso di incidenti o tamponamenti.

La cintura per cani è regolabile in due diverse posizioni, a seconda di come sia seduto l’animale.

In Italia queste cinture si trovano in commercio (costano circa 15 euro) ma in molti sottovalutano questo aspetto.

In realtà l’articolo 169 del codice della strada vieta il trasporto libero dell’animale nell’abitacolo se questo possa diventare motivo di distrazione.

I cani in macchina quindi andrebbero messi nel retro, separato da una rete.

Per i trasgressori è prevista una multa di 80 euro e la decurtazione di un punto dalla patente.

Resta il fatto che il giudizio sul rischio di distrazione del conducente è soggetto ad una valutazione discrezionale degli agenti.

Senza contare la pericolosa cattiva abitudine di molti di far viaggiare il cane a bordo con il muso fuori dal finestrino. L’animale rischia di subire danni alla vista e all’udito.