La situazione in Brasile si sta facendo a dir poco preoccupante, i casi di Dengue ormai sono milioni. L’epidemia nazionale ha infatti già registrato numeri da record in questo 2024, con oltre 4 milioni di infezioni registrate. Ci si chiede quindi se sia sicuro in questo momento fare un viaggio in Brasile? C’è davvero bisogno di rispondere a questa domanda? La risposta naturalmente è no, non è affatto sicuro al momento visitare il Paese carioca senza il rischio di beccarsi il virus trasmesso dalla pericolosa zanzara Aedes Aegypti, la portatrice di questa epidemia.

Interessanti le indicazioni offerte dal Ministero della Salute in merito.

Il comunicato del Ministero della Salute

4 milioni di casi in Brasile e oltre 5 milioni a livello globale secondo le indicazioni dell’OMS. L’epidemia da Dengue, l’infezione che si contrae dopo il morso della suddetta zanzara, sta rendendo la situazione a dir poco preoccupante. Andare per turismo in Brasile in questo momento è assolutamente sconsigliato, e naturalmente ci saranno anche molti italiani che ci devono andare per lavoro. In questo caso quindi non si potrà rifiutare la partenza e sarà necessario fare scorta di repellenti, stare lontani da luoghi umidi come stagni e altre precauzioni che meritano sicuramente una trattazione a parte. Il Ministero della Salute nostrano però è andato oltre e ha offerto anche una serie di indicazioni al fine di scongiurare il rischio di contagio anche dalle nostre parti.

Lo scorso anno da noi infatti sono stati registrati 362 casi di Dengue, quindi benché si parli di numeri abbastanza limitati, non si può negare che si tratti comunque di un fenomeno ridotto ma presente anche da noi. Per questo motivo sono stati rafforzati i controlli, soprattutto sulle merci, al fine di evitare che la diffusione della zanzara in questione possa diffondersi ulteriormente e far proliferare l’infezione virale di cui è portatrice.

I controlli sono in vigore tutt’oggi e a tal proposito il Ministero invita Regioni e Province autonome a predisporre tutte le misure previste dal Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (2020-2025).

Casi di Dengue, le indicazioni del Ministero

Entriamo quindi nel cuore del fenomeno e vediamo quali sono effettivamente le indicazioni proposte dal Ministero della Salute attraverso il suo comunicato rilasciato a Regioni e Province:

“Si raccomanda di potenziare la sorveglianza dei casi umani di Dengue su tutto il territorio nazionale, sensibilizzando gli Operatori sanitari, tra cui Pediatri e Medici di base. Massima attenzione alla implementazione di tutte le azioni di bonifica ambientale mirate a ridurre i luoghi di proliferazione e di riparo per le zanzare. Fondamentale rimuovere i potenziali focolai in cui si annidano le larve, pulire e fare manutenzione. Individuare tutti i potenziali siti a rischio di introduzione di nuove specie di zanzare invasive. Inoltre, la necessità di una corretta comunicazione che aumenti la consapevolezza del rischio Dengue in ambito pubblico e quindi: scuole, aree urbane, ambienti sportivi e tra gli Operatori Sanitari”.

Se il vecchio Covid è ormai alle nostre spalle, bisogna ora far sì che il nuovo Dengue non diventi uno spauracchio simile al Coronavirus e, mentre il Brasile dichiara lo stato di emergenza per contenere l’epidemia, l’Italia farà bene a mettere in pratica tutte le precauzioni del caso per non fare la stessa fine.

I punsi salienti…

  • in questo momento andare in Brasile non è affatto sicuro, c’è lo stato di emergenza;
  • 4 milioni di infezioni da Dengue registrate nel 2024 nel paese sudamericano;
  • il Ministero della salute invita a potenziare la sorveglianza e ad aumentare la consapevolezza del rischio in ambito pubblico.