Secondo l’ultimo report di monitoraggio sulle startup innovative del Ministero dello Sviluppo Economico,  le startup iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese sono oltre 13.000, per l’esattezza 13.582 all’aggiornamento del 1° luglio 2021. Un numero che in percentuale si traduce nel 3,6% di tutte le società di capitali costituite recentemente. Le startup ormai non sono più solo generatori di idee, ma anche di lavoro. Innovazione, collaborazione, creatività, sperimentazione, crescita, lavorare in una startup può essere certamente molto attrattivo. Tuttavia è pur vero che, sebbene sempre più esigua, esiste anche una percentuale di startup con un tempo di sopravvivenza molto breve.

Allora come orientarsi dunque in questa una foresta di imprese innovative? Ci viene in aiuto LinkedIn con la sua Top Startups Italia 2021, la lista delle 10 migliori startup dove lavorare in Italia.

LinkedIn Top Startups Italia 2021, le migliori imprese innovative dove cercare lavoro

Giunta al secondo anno, la Top 10 LinkedIn delle startup in Italia vuole essere uno strumento per indirizzare i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro, ma anche professionisti che cercano un’alternativa alla situazione attuale. Il LinkedIn Talent Insights è stato lo strumento utilizzato per trarre le informazioni sulle aziende le quali, per essere idonee, dovevano essere completamente indipendenti e a capitale privato, avere 30 o più dipendenti a tempo pieno, avere non più di 7 anni e avere sede nel Paese a cui fa riferimento la classifica. Quattro i fattori sulla base dei quali LinkedIn ha valutato le startup: la crescita della forza lavoro dell’aziende, le interazioni degli utenti con le aziende e i loro dipendenti, l’interesse delle persone in cerca di impiego in queste startup e la loro capacità di attrarre talenti.

10 Startup italiane dove cercare lavoro, secondo LinkedIn

Dal fintech al cibo esotico, ecco le migliori startup in Italia dove lavorare.

  1. Banca AideXa: startup fintech con sede a Milano fondata nel 2020 esclusivamente dedicata a PMI e partite IVA ad aver ottenuto la licenza bancaria.
    Attraverso le nuove tecnologie Banca AideXa si pone l’obiettivo di supportare gli imprenditori nello sviluppo dei loro progetti.
  2. Poke House:  tra i brand leader nel mondo del poke, il tipico piatto hawaiana – che con un modello di business dalla forte componente digitale, e avvalendosi di una piattaforma CRM proprietaria, ha ottenuto un grande successo.
  3. Casavo: la proptech di instant buyer immobiliare nata a Milano nel 2017, da qualche giorno sbarcata anche in Spagna e che conta di quadruplicare il team nel 2022.
  4. BOOM: la fotografia commerciale è il settore in cui opera la startup offrendo i suoi servizi innovativi come ordinare servizi fotografici o video ovunque nel mondo e in meno di 48 ore riceverli in una gallery dedicata, dove organizzarli e gestirli.
  5. Credimi: startup di servizi finanziari. Fondata nel 2017, Credimi è specializzata in finanziamenti digitali per le imprese.
  6. I Love Poke: è il caso di dire tutti pazzi per il poke, un altro format con basato sulle qualità del piatto tipico della cucina hawaiana. La startup è stata fondata nel 2017 da una giovane ricercatrice newyorkese del vivere sano.
  7. Scalapay: la startup fintech che ha sviluppato una soluzione di pagamento per terze parti che consente ai clienti, online e offline, di acquistare subito e pagare dopo (Buy Now Pay Later).
  8. Everli (già Supermercato 24): la startup di food-delivery che garantisce la consegna della spesa a casa in diversi supermercati d’Italia.
  9. Milkman: la startup attiva nella logistica focalizzata sull’ultimo miglio che ha attirato le attenzioni di Poste Italia per la quale oggi realizza consegne personalizzate.
  10. La DoubleJ: shoppable magazine dedicato al vintage da scoprire tramite editoriali, shooting e news. Sul sito si possono trovare gioielli e accessori e abiti vintage autentici e ora anche la nuova collezione di abiti originali.
    A Milano ha appena aperto il suo primo store monomarca.