In Italia c’è un grande consumo di pomodori pelati in lattina ma anche in vetro. Proprio per questo in molti si chiedono quali scegliere per gustare un prodotto buono e sostenibile. In aiuto, arriva una nuova analisi di OkoTest (la rivista tedesca che aiuta i consumatori nelle scelte) che ha analizzato 20 prodotti, molti dei quali si vendono anche nel nostro paese.

Oramai nessuno potrebbe fare a meno dei pomodori pelati perché sono un’opzione comoda per potersi cimentare nella realizzazione di un buon sugo o per condire una pizza.

Si usano anche per realizzare zuppe e stufati in quanto la loro consistenza li rende facili da incorporare in vari piatti consentendo di aggiungere il sapore e il colore dei pomodori senza doverli preparare da zero.

I pomodori pelati in lattina e in vetro sono ampiamente disponibili nei negozi alimentari e nei supermercati. Proprio per questo sono molto accessibili per la maggior parte delle persone, indipendentemente dalla stagionalità dei pomodori freschi. Quali scegliere allora?

Le coltivazioni, il grande problema

Dall’analisi di Okotest su 20 marchi di pomodori pelati in lattina e in vetro, si evince che soltanto sei fornitori di tali prodotti hanno dimostrato il loro impegno per i diritti dei lavoratori. Sono sempre di più, poi, quelli che stanno compiendo sforzi per rendere l’agricoltura e la produzione più sostenibile facendo, ad esempio, a meno di pesticidi e fertilizzanti sintetici o usando energie rinnovabili.

Purtroppo per coltivare il pomodoro si consuma molta acqua, in media 214 litri e ciò è un grande problema. Quest’oro blu, necessario per la sopravvivenza umana, infatti, non è illimitato per cui non andrebbe sprecato ma preservato il più possibile. Il problema è che se le piantagioni si trovano in regioni aride si mettono davvero a dura prova gli ecosistemi.

OkoTest ha rilevato ha rivelato che uno dei prodotti del test è in allarme rosso in quanto usa pomodori che provengono dalla Spagna.

Esattamente da un’area che secondo il Wwf Water Risk Filter è ad alto rischio per terreni con scarsità di acqua. Nel rapporto di OkoTest si parla anche dell’Italia dove la scarsità di acqua non è ancora esagerata. La provincia pugliese di Foggia, però, dalla quale proviene la maggior parte dei pomodori pelati testati, secondo la scala Wwf, è già a livello 7 su 10.

Migliori pomodori pelati in lattina e in vetro 2023 secondo un ultimo test

Dall’analisi di OkoTest si evince che solo un prodotto in vetro tra i 20 analizzati è stato consigliato. Si tratta dei pomodorini pelati La Selva. Sulla pagina ufficiale dell’azienda si legge che si tratta di pomodorini toscani senza sale aggiunto, colori a giusta maturazione e selezionati e lavorati nel minor tempo possibile per preservare per intero la loro freschezza. Per confezionare i prodotti, si legge, vengono impiegati solo i pomodori polposi dal sapore genuino e dal colore rosso intenso.

Ci sono poi i pomodori pelati interi Alnatura che sono stati valutati come soddisfacenti e i pomodori Rapunzel. Infine hanno ottenuto un punteggio valido i pomodori in latta Denree e quelli morbidi DmBio che sono senza aromi, coloranti, conservanti, glutine e lattosio.

Riassumendo…

1. Sono arrivati i risultati della nuova analisi di OkoTest sui pomodori pelati
2. Sono stati analizzati 20 marchi
3. Tra questi, i consigliati sono i pomodorini pelati La Selva. Si tratta di un prodotto senza sale in aggiunta e selezionati alla giusta maturazione.

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