Alto contenuto proteico, ricchezza di nutrienti e apporto di grassi saturi. Ecco tre dei motivi per i quali sempre più persone scelgono di consumare frutta secca come pistacchi, arachidi, anacardi e mix di essi.

Per aiutare i consumatori a scegliere i prodotti migliori, la nota rivista Il Salvagente ha quindi effettuato una serie di indagini tra cui quella che ha decretato quali sono i migliori pistacchi in commercio. L’analisi è stata eseguita presso il FoodLab del Dipartimento dell’Università Federico II di Napoli e con essa si è anche valutata la presenza di eventuali diverse micotossine.

La frutta secca negli ultimi tempi è sempre più gettonata perché apporta molti benefici alla salute. Va però consumata con moderazione. È infatti calorica per cui può contribuire all’assunzione eccessiva di calorie se mangiata in eccesso. Molte persone, inoltre, potrebbero essere allergiche o intolleranti a determinati tipi.

La micotossine

Il Salvagente ha spiegato di non aver trovato in nessuna delle confezioni testate, concentrazioni minime di ocratossina né di aflatossina. La prima, come comunica l’Efsa, è una micotossina prodotta in modo naturale da alcune muffe. Dall’ultima valutazione del 2006 è emerso che la ocratossina di tipo A detta anche Ota può essere genotossica ovvero danneggiare il Dna. Inoltre gli esperti hanno confermato che può essere anche cancerogena per il rene per cui hanno calcolato un margine di esposizione (Moe).

L’altra, sempre secondo quanto comunica l’Efsa Europa, è una micotossina prodotta da due specie di Aspergillus. Quest’ultimo è un fungo che si trova soprattutto in zone dove il clima è umido e caldo. Il problema è che con il cambiamento climatico, si stima, si avrà un alto impatto della presenza di esso negli alimenti in Europa. Tale micotossina è molto nota per le sue proprietà genotossiche e cancerogene: quella più potente è la B1.

Nell’analisi, poi, sono state rilevate tracce ricorrenti di diversi metaboliti dello zearalenone per i quali non c’è un limite massimo come ad esempio la micotossina T-2 (presente in concentrazioni molto basse).

Alla luce delle analisi effettuate da Il Salvagente, quali sono dunque i migliori pistacchi da acquistare nei supermercati?

Migliori pistacchi 2023 secondo l’ultimo test de Il Salvagente

Dall’analisi de Il Salvagente si evince che dal punto di vista tossicologico i risultati sui pistacchi sono discreti. Quando si acquista la frutta secca, però, è necessario prestare attenzione anche agli ingredienti aggiunti come il sale e gli oli vegetali. Inoltre allo zucchero ma soprattutto nel mix di frutta secca. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito, infatti, un  livello ottimale di zucchero (che dovrebbe essere assunto ogni giorno). Esso dovrebbe essere di 25 grammi per cui bisognerebbe prestare attenzione a non consumare troppa frutta secca.

Tra i migliori pistacchi in circolazione con un giudizio di 6 su 6 (eccellente) ci sono quelli di NaturaSi tostati e salati di origine spagnola che non presentano micotossine. Seguono, poi, con il punteggio di eccellente quelli Noberasco bio tostati non salati con assenza di micotossine. Per quanto concerne il sale nei primi è di 1,3g/100 grammi mentre nei secondi è di 0,01g/100 grammi.

E ancora, tra i migliori pistacchi (sale 0,002g/100 grammi) ci sono i Ventura XXL tostati che provengono dalla California nei quali non sono state trovate tracce di micotossine.

Nell’elenco in ordine, figurano poi quelli di Esselunga Bio verdi di Bronte Dop sgusciati.

Riassumendo….

1. Da Il Salvagente arriva la lista dei migliori pistacchi 2023
2. Tra questi ci sono quelli di NaturaSi, i Noberasco e i Ventura XXL
3. In quasi tutti i pistacchi esaminati non vi erano tracce di micotossine.

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