Un titolo provocatorio che inevitabilmente scatenerà polemiche. Marco Travaglio trasforma l’editoriale in “Orgasmo da Rotterdam”, attaccando duramente Giuliano Amato e Giorgio Napolitano (Amato giudice della Corte Costituzionale. E’ polemica sulla pensione d’oro), quest’ultimo reo di aver scelto come giudice costituzionale l’ex presidente del Consiglio. La polemica è subito vibrante. “Ora che dovrà esaminare la legittimità dell’amico Giorgio – scrive Travaglio – sarà tutto un orgasmo. Provvisorio e tendenziale”. Ma andiamo con ordine. Tutto è cominciato con il comunicato ufficiale del Quirinale, che annunciava la nomina “con decreto in data odierna, ai sensi dell’art.135 della Costituzione, Giudice della Corte Costituzionale il Professore Giuliano Amato”
I primi a storcere il naso sono stati i grillini.
“Napolitano nomina Amato, ex tesoriere di Craxi e pensionato d’oro. Ad insaputa della Costituzione”. E ancora. “Amato giudice? Evidentemente vogliono farci vergognare di essere italiani, ma non ci riusciranno mai”. Anche Antonio Di Pietro, su Facebook, ha espresso tutto il suo disappunto. “Nominato colui che, su ordine di Craxi, varò la prima legge ad personam per permettere a Berlusconi di acquisire il monopolio televisivo. Fino a quando questo paese dovrà subire tali umiliazioni?”

L’editoriale di Marco Travaglio. 

Il giornalista del Fatto Quotidiano ha ricostruito, secondo il suo punto di vista, tutte le tappe della carriera politica di Amato. Parole forti, veleni mai sopiti. “Possibile che Napolitano non conosca un giurista meno incistato nel potere politico e finanziario di lui? Gli dicono nulla nomi come Pace, Carlassare, Cordero? Già la Corte è piena di politicanti camuffati da giureconsulti e nominati dal Parlamento, cioè dai partiti. Almeno il Quirinale avrebbe potuto, anzi dovuto scegliere una figura sotto i 50 anni (e, se non è troppo, donna): invece ha voluto il Poltronissimo. Nonostante certi suoi trascorsi, o forse proprio per quelli. Nel 1983, spedito da Craxi a commissariare il Psi travolto dallo scandalo Zampini, Amato rimproverò al sindaco Novelli di aver portato il testimone d’accusa in Procura anziché “risolvere politicamente la questione”. Nell’84-85 ispirò i vergognosi decreti Berlusconi – le prime leggi ad personam di una lunga serie – donati da Craxi all’amico Silvio quando tre pretori sequestrarono le antenne Fininvest fuorilegge”.
Gli aneddoti ritrovano la strada più recente, precisamente il 2009. Amato è accusato dal giornalista, di aver “incredibilmente usato il termine transitorio sul famoso decreto dell’85” ricordando come il nuovo giudice di corte abbia risposto indicando “la distinzione tra transitorio e provvisorio come un qualcosa di simile ad un orgasmo per un giurista”. Travaglio chiude con l’ennesima frecciata. “Amato disse: quando discuto attorno ad un tavolo e qualcuno dice ‘questa cosa è vietata’, io faccio aggiungere ‘tendenzialmente’”.