Sono state rappresentative di un’epoca, dimenticate poi dalla storia sotto le macerie della sconfitta. Ora però le Minsk, storiche motociclette create in Unione Sovietica, tornano in auge proprio lì dove avevano avuto maggior successo di vendite, in Vietnam.

Minsk a Hanoi, le moto sovietiche tornano in Vietnam

Durante il torneo di fuoristrada tenutosi a novembre, Hanoi ha potuto ammirare come una moda improvvisamente sia tornata a fiorire tra i giovani. Diverse Minsk si sono viste sfrecciare nelle campagne fuori la città e sempre più esemplari della storica motocicletta creata nella città bielorussa si sono viste poi nel prosieguo del torneo.

Secondo molti è segno che la gioventù vietnamita sta riscoprendo alcuni antichi valori, allontanandosi dalla realtà consumista impersonata in questi anni dagli scooter.

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La Minsk, che appunto prende il nome dalla città di origine, è stata creata in Unione Sovietica nel lontano 1951. Furono introdotte in Vietnam negli anni 60 e poi ufficialmente importate negli anni 70 e 80. Per 25 anni è stata la motocicletta più famosa in Vietnam, accompagnando per le strade del paese sia medici che contadini. Negli anni ’90, dopo il crollo dell’URSS, il Vietnam stabilì nuovi accordi commerciali internazionali e iniziò a importare scooter americani, cinesi e giapponesi. In quegli anni le Minsk finirono nelle campagne, diventando mezzi di fatica, praticamente dei muli.

I bufali di ferro sono tornati

Soprannominati bufali di ferro, le Minsk avevano spesso qualche problemino di avvio, ma una volta partite erano un carrarmato. Anche per questo vennero utilizzate in seguito per trainare mobili o addirittura animali. Ad ogni modo, la nuova ondata di Minsk non è casuale, il fascino di questa motocicletta è resistito nel tempo e già nel 1998 venne istituito il primo club dedicato a questa moto. Le motociclette Minsk sono ancora inaffidabili, rumorose e terribili per l’ambiente, note per emettere fumi di scarico nell’aria.

A questo va aggiunta anche la proverbiale lentezza che le contraddistingue. Nonostante tutto ciò, i giovani vietnamiti le amano. Il prezzo estremamente accessibile sicuramente invoglia, ma non è da sottovalutare quel sapore minimalista che sta rinascendo nella gioventù del posto.

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