In Italia aumentano i Neet, i ragazzi che non studiano e non lavorano e tanti giovani dalle belle speranze, invece decidono di trovare fortuna all’estero. Più che fortuna meglio chiamarla opportunità. In tanti si lamentano di non trovare lavoro o di trovarlo ma a condizioni decisamente sfavorevoli, come stipendi bassi, contratti non regolari e via dicendo. Quello che è chiaro, è che il mercato del lavoro italiano ha grosse difficoltà a far incontrare domanda e offerta. Solo a settembre le aziende stanno cercando 531mila profili, ben 7mila in più rispetto a un anno fa.

Non trovano, però, candidati adatti, come segnala il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con Anpal. Ma quali sono questi lavori introvabili?

Lavori introvabili, ecco le figure ricercate in autunno

Mentre i lavoratori lamentano paghe e condizioni sfavorevoli, le aziende non riescono a reperire candidati adatti. Questo vale soprattutto per alcuni profili. Ad esempio, mancano molte figure tecnico-ingegneristiche e operai specializzati. Qui le carenze arrivano anche al 70%. Dietro a queste carenze, da un lato c’è la mancanza di candidati e dall’altro il fatto che manca la preparazione.

Le aziende lamentano la mancanza di operai specializzati per il 64,2%, conduttori di impianti mobili e fissi per il 53,2% e lavoratori in ambito delle professioni tecniche per il 49,5%. In totale, quindi, i profili che mancano maggiormente sono attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno, che scarseggiano al Nord Ovest. Molte aziende segnalano anche la carenza di operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e meccanici artigianali, così come montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili.

Differenze in base alle zone

Le aziende cercano anche molti fabbri, ferrai, costruttori di utensili e tecnici di gestione dei processi produttivi di beni e servizi. Risulta difficile trovare anche esperti nel settore della salute e le figure che si occupano della distribuzione commerciale.

La carenza o meno di figure è strettamente legata anche alle zone del Bel Paese. Al Nord-est, ad esempio, spiccano le aziende dove si incontrano più difficoltà a trovare i candidati. Il bollettino, addirittura, parla del 53,4% di difficoltà, contro il 43,5% registrata al Sud e il 45,9% segnalata al Centro.

Al Nord Ovest, infine, i lavoratori introvabili scarseggiano per il 47,4%.C’è anche da dire, che molte di queste proposte di lavoro fanno capo a contratti a tempo determinato (284mila unità contro 108 mila contratti a tempo indeterminato). Seguono i contratti di somministrazione (57mila unità) ,gli altri contratti non alle dipendenze per cui si segnalano 32mila ricerche, i contratti di apprendistato (26mila unità), gli altri contratti alle dipendenze (14mila) e i contratti di collaborazione (11mila).

Lavori introvabili, migliaia di assunzioni in arrivo: i profili più cercati ma difficile da reperire

Il Bollettino segnala anche quei settori in crescita, come i servizi alle persone e logistica. Insomma, se da un lato le aziende cercano candidati ma non li trovano, molto spesso a causa di un’insufficiente preparazione, l’altra faccia della medaglia è rappresentata da quegli aspiranti lavoratori che sostengono di non riuscire a trovare lavoro e passano mesi e mesi tra colloqui, prove e speranze distrutte. È chiaro che nel mondo del lavoro italiano c’è ancora qualcosa che non va e la domanda e l’offerta fanno difficoltà a incontrarsi, soprattutto in alcuni settori. Da qui il fenomeno dei lavori richiesti ma difficile da reperire.

Riassumendo

  • La domanda e l’offerta di lavoro continuano a non incontrarsi
  • Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con Anpal, tra settembre e novembre aumentano le offerte di lavoro per molti settori
  • Il problema è che le aziende non riescono a trovare i candidati
  • Aumentano quelle figure considerate introvabili, molte al Nord Est.