Interessante indagine sulle preferenze di mobilità da parte di professionisti vari, lo studio ci viene offerto dalla nuova edizione della Global Talent Survey e riguarda il lavorare all’estero. Quali sono i Paesi che si piazzano meglio in questa interessante classifica e soprattutto dove si posiziona l’Italia? Si tratta di uno spunto decisamente interessante soprattutto per coloro che sono in cerca di lavoro e magari stanno ipotizzando da tempo di lasciare il proprio Paese d’origine per cercare fortuna altrove.

Vediamo cosa ci dice lo studio in questione.

Il difficile mondo del lavoro

Per vivere bisogna lavorare, è questo che in sostanza ci hanno insegnato sin da piccoli, poiché per prendere parte al sistema sociale che sorregge ogni nazione civile, è necessario contribuire ai processi produttivi della stessa. In cambio del proprio lavoro, viene offerta una paga che in linea di massima dovrebbe essere sempre proporzionata al lavoro svolto e alle ore lavorative impiegate. Insomma, tutto molto semplice da capire, ma le dinamiche variano naturalmente da Paese a Paese. In alcune nazioni sono particolarmente cercati determinati professionisti, in altre bisogna tenere soprattutto conto del costo della vita, cosa che va quindi a incidere anche sugli stipendi.

Togliamoci subito la curiosità, dove si trova l’Italia in classifica? La pozione che occupa è la dodicesima, quindi una posizione in meno rispetto a quella conquistata nell’ultima rilevazione del 2020. Il nostro Paese risulta particolarmente attrattivo per lavoratori provenienti da Argentina, Egitto, Marocco, Romania e Tunisia. L’Italia quindi è fuori dalla top 10, ma oltre il 78% degli intervistati che hanno partecipato al sondaggio ha indicato comunque delle qualità davvero lusinghiere, su tutte la qualità della vita. Secondo i lavoratori esteri dunque trasferirsi in Italia significa vivere in un posto in cui si sta davvero bene. Questo perchè, oltre al solito e rinomato cibo nostrano, viene annoverata anche una cultura accogliente e inclusiva e soprattutto un ambiente particolarmente amichevole per le famiglie.

Lavorare all’estero, la classifica

La classifica di Global Talent Survey è stata condotta su 150 mila persone provenienti da oltre 180 Nazioni diverse e si riferisce proprio a quelle persone che intendono andare fuori dal proprio confine natio per trovare fortuna professionale in altre nazioni. Lavorare all’estero può sembrare difficile, soprattutto in molti casi per le barriere linguistiche, ma ancora oggi sono tanti gli stranieri che decidono di iniziare una nuova avventura cambiando completamente vita e cercando la fortuna altrove. Ma quali sono quindi le nazioni che rientrano nella classifica dei posti dove lavorare all’estero? Tra queste troviamo Singapore, così come il Giappone. Si merita la top 10 anche la Svizzera che si trova al sesto posto in classifica. Al quinto posto abbiamo poi la Germania, mentre appena fuori dal podio si posiziona il Regno Unito.

Ed eccoci finalmente giunti al podio, dove troviamo il Canada. Al secondo posto nella classifica dei migliori posti dove lavorare all’estero troviamo invece gli Stati Uniti d’America. A quanto pare il sogno americano gioca ancora un ruolo forte in questo e vanta ancora tantissimi immigrati in giro per il mondo. Al primo posto però c’è invece l’Australia, la quale spicca anche per la grande qualità della vita offerta. Interessante anche la classifica per le città. Al primo posto troviamo Londra, seguita da Amsterdam e Dubai. Abu Dhabi è quarta, mentre a seguire troviamo New York, Berlino, Singapore, Barcellona, Tokyo e Sydney.

I punti chiave…

  • ecco il podio dei paesi preferiti per lavorare all’estero:
  • Australia, Stati Uniti e Canada;
  • tra le città al primo posto c’è invece Londra.