Boom di prenotazioni per gli italiani in vacanza. Alla fine di maggio il 60% degli italiani aveva già organizzato i suoi giorni di relax, con un aumento del 33% rispetto all’anno precedente. A differenza degli scorsi anni, però, stavolta si è optato per vacanze più brevi. Il 93% degli italiani non superano i 15 giorni, mentre il 51% ha prenotato addirittura per una sola settimana.
Tutta colpa dell’inflazione
Il dato sembra chiaro: gli italiani hanno una gran voglia di vacanza quest’anno. Più che negli altri anni, c’è bisogno di staccare la spina.
C’è inoltre una piccola ma importante percentuale di italiani che invece rimarranno a casa. La percentuale è la stessa dello scorso anno, il 12%. Insomma, probabilmente si tratta degli habitué delle vacanze in casa. A darci il quadro complessivo di questi numeri ci ha pensato l’indagine di Findomestic, realizzata in collaborazione con Eumetra. Interessante anche lo studio sulle spese degli italiani in vacanza. secondo questo studio il 41% dei vacanzieri spenderà molto (7%) o qualcosa (34%) in più rispetto all’anno scorso soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi. Ma dove andranno i nostri connazionali a rilassarsi? Il 78% degli intervistati rimarrà in Italia. Il 24% andrà in altri paesi europei, mentre il 6% deciderà per una vacanza oltre il vecchio continente (il doppio rispetto allo scorso anno che era del 3%.
Italiani in vacanza, a quanto ammonta il danno?
Per danno intendiamo le spese. Alberghi e case in affitto sono le soluzioni preferite. Il 30% degli italiani sceglie queste soluzioni (entrambe hanno il 30% delle preferenze), ed è proprio in questo settore che si registra il maggior aumento dei prezzi secondo gli italiani in vacanza.
“Quasi 8 italiani su 10 continuano a percepire prezzi in crescita soprattutto per i generi alimentari, indicati dal 92% degli intervistati come la categoria maggiormente interessata dai rincari, ancor più di elettricità e gas (70%). Non a caso l’inflazione resta la prima preoccupazione degli italiani, seguita da quella per il progressivo calo del potere d’acquisto e dal timore per gli effetti del cambiamento climatico (38%), anche a seguito dell’alluvione in Emilia-Romagna. In questo contesto, le famiglie nel 43% dei casi lamentano una situazione economica abbastanza (34%) o molto (9%) problematica e progettano meno acquisti per il futuro”.
In sintesi…
- sono in aumento le prenotazioni degli italiani in vacanza, ma si opta per tempi più brevi;
- l’aumento delle prenotazioni è del 33% rispetto all’anno precedente, ma le vacanze non superano le due settimane;
- gli vacanzieri lamentano soprattutto un aumento dei prezzi per alloggi e ristoranti.