Intimo antistupro: l’invenzione, pubblicizzata sul web, sta suscitando reazioni di segno opposto. Vediamo prima di tutto meglio di cosa si tratta. Gli slip progettati da AR Wear sono realizzati in un tessuto ad hoc, indistruttibile (resistente sia a strappi che a tagli) e dotati di una cintura sul bordo alto sbloccabile solo da chi li indossa.   Nel video, diventato virale online, si promuove la raccolta di fondi destinata a completare la linea di biancheria intima: l’obiettivo è anche quello di testare il mercato per analizzare le prospettive di vendita.

Non è la prima volta che si studiano indumenti antistupro: tempo fa avevano fatto discutere gli slip che rilasciavano una scossa elettrica al potenziale stupratore. Gli slip AR Wear hanno il vantaggio di essere molto più “naturali” da indossare pur rimanendo funzionali allo scopo di tutela. Ad oggi sono stati raccolti con questa campagna circa 37 mila dollari.  

Intimo antistupro: è questa la soluzione?

Fondatrici del marchio sono proprio due donne, Ruth e Yuval, che rispondono alle critiche consapevoli che questo prodotto non basta da solo a risolvere il problema della violenza sulle donne.  Ma sono anche certe che qualsiasi cosa possa aiutare le donne a vivere più serenamente e senza paura debba essere premiato. Nel video di presentazione degli slip anti stupro si sottolinea proprio questo vantaggio: viaggiare  da sole all’estero, uscire per un primo appuntamento etc senza paure. Eventuali aggressori non riuscirebbero a sfilare gli slip neanche dopo aver drogato o addormentato la vittima. Il marchio ha già ideato anche pantaloncini per il footing basati sullo stesso sistema e non esclude di ampliare la linea di intimo con abbigliamento completo (short, pantaloni lunghi etc). [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2RoXZl4R6a4[/youtube]