Non c’è pace per l’intelligenza artificiale; ora anche l’Agenzia delle Entrate vuole utilizzarla al fine di combattere l’evasione fiscale aiutando il paese a rintracciare coloro che devono pagare le tasse. Intanto, lo sciopero di Hollywood continua e minaccia di bloccare seriamente l’industria cinematografica.
Esattore delle tasse, ecco il nuovo ruolo
Come diva di Hollywood sta avendo tutti contro, ma come esattore delle tasse potrebbe invece mettere tutti d’accordo (tranne gli evasori). L’Agenzia delle Entrate è pronta a schierare un nuovo software per combattere l’evasione fiscale.
Insomma, finché il tutto non sarà regolamentato con una serie di leggi ad hoc, ci sarà sempre questo dualismo tra innocentisti e colpevolisti. In tal senso, la situazione a tratti paradossale che si sta creando a Hollywood, rischia davvero di far saltare il banco. Dopo lo sciopero degli sceneggiatori, che chiedono sostanzialmente maggiori compensi, arriva anche quello degli attori:
“l’intelligenza artificiale rappresenta una minaccia cruciale per le professioni creative e tutti gli attori e gli artisti meritano un contratto che li tuteli dallo sfruttamento del proprio volto e talento senza consenso e retribuzione”.
È normale pensare che un giorno L’IA potrà sviluppare intere sequenze cinematografiche basandosi semplicemente sul volto degli attori? Si tratta di uno scenario distopico che solo Black Mirror poteva prevedere. Diverso invece il discorso dell’Agenzia delle Entrate, che vuole invece utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare il sistema.
Intelligenza artificiale, un nuovo impiego
Il deputato Maurizio Leo sembra davvero entusiasta di annunciare che presto anche l’Agenzia delle Entrate potrà valersi di sofisticate tecnologie per migliorare il suo operato. Ecco cosa ha detto durante il succitato convegno:
“La lotta all’evasione la dobbiamo fare e la faremo nel modo più efficace possibile, ma con strumenti nuovi, con la tecnologia di cui disponiamo. Dobbiamo usare la fatturazione elettronica e l’intelligenza artificiale, attraverso le quali siamo in grado di dire al contribuente ‘questo è il tuo reddito’, senza fare sconti a nessuno”.
Quella in questione non è l’unica applicazione che le autorità dello stato stanno mettendo in campo per aiutare il sistema attraverso nuove tecnologie. Anche l’INPS infatti si è messa in moto in tal senso con un nuovo assistente virtuale basato sempre sulla tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa. Insomma, se così applicata l’IA non può che fare bene al nuovo mondo che ci accingiamo a vivere, ma allo stesso tempo emergono comunque interrogativi che sarà bene esaminare con attenzione.
Allo stato attuale delle cose non sappiamo a cosa precisamente si riferisce Leo, poiché non è ancora chiaro quale strumento precisamente l’Agenzia delle Entrate utilizzerà. Ci sarà senza dubbio da fare ancora i conti con il Garante della Privacy, in quanto l’IA avrà comunque bisogno di raccogliere i dati personali dei cittadini per fare da esattore delle tasse. E proprio a tal proposito sappiamo anche quanto possa essere pericolosa l’intelligenza artificiale nelle mani sbagliate, visto che da quando è esplosa sono aumentate a dismisura le truffe online.
Riassumendo…
- Anche l’Agenzia delle Entrate utilizzerò l’intelligenza artificiale;
- stavolta sarà utilizzata come esattore delle tasse in modo da combattere l’evasione fiscale;
- intanto a Hollywood prosegue lo sciopero di attori e sceneggiatori che protestano contro le major per il possibile utilizzo di IA nel loro lavoro.