L’eventuale adesione dell’Ucraina in Ue non sarà un percorso breve in quanto i requisiti da raggiungere sono difficili. Zelensky, però, è fiducioso ed è certo che essa sarà rapida. Intanto il paese ha già compilato il questionario per ottenere lo status di candidato all’adesione Ue.

Come funziona l’adesione dell’Ucraina in Ue

I requisiti da rispettare per l’adesione in Ue sono diversi. In primis si dovrà essere uno stato europeo e impegnarsi a rispettare il valori dell’articolo 2 del Trattato Ue.

Quest’ultimo comunica che l’Unione rispetta l’eguaglianza degli Stati Membri “davanti ai trattati e la loro identità nazionale insita nella loro struttura fondamentale, politica e costituzionale, compreso il sistema delle autonomie locali e regionali“. Il terzo requisito è quello di soddisfare i criteri di Copenaghen. Questi ultimi stabiliscono una serie di condizioni economiche, politiche e democratiche per i paesi che vogliono entrare nell’Unione Europea. Più nel dettaglio lo Stato di diritto, istituzioni stabili che garantiscano democrazia, diritti umani e la tutela delle minoranze.
L’iter burocratico per poter entrare nella Ue prevede cinque passaggi fondamentali. Il primo è l’applicazione ovvero la richiesta formale al Consiglio Ue. L’Ucraina ha già effettuato domanda di adesione. C’è poi il parere della Commissione Ue dopo una consultazione con il Consiglio e la concessione dello Status di candidato. Quest’ultima è soggetta al parere favorevole del Consiglio europeo. Ci sono poi i negoziati (che è la parte più lunga) mediante delle conferenze intergovernative tra i paesi dell’Unione e lo stato candidato ed infine c’è l’adesione. Quest’ultima arriva dopo l’approvazione delle Istituzioni Ue e deve essere firmata da tutti gli stati membri. Ogni paese deve infatti ratificarla in conformità con le rispettive procedure di Costituzione.
Per capire quanto dura l’iter burocratico e legislativo si possono prendere ad esempio 5 paesi che hanno ottenuto lo Status di candidati.
La Turchia che ha fatto domanda di adesione nel 1987 ed ha raggiunto lo status di candidato nel 1999. La Macedonia del Nord che ha avanzato domanda nel 2004 e ottenuto lo status nel 2005. Il Montenegro che ha presentato domanda nel 2008 e raggiunto lo status nel 2010 e la Serbia che ha fatto domanda nel 2009 e raggiunto status nel 2012. Infine l’Albania che ha presentato domanda nel 2009 e raggiunto lo status di candidato nel 2014.
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