importanti ricavi registrati nell’ultimo periodo grazie alla tassa di soggiorno. Nuovi incassi per i comuni, che risultano ora più ricchi grazie a ricavi praticamente raddoppiati. Naturalmente, non tutti, ed ecco quindi che la classifica si aggiorna con nuove posizioni. Vediamo quali sono le città e i comuni che hanno beneficiato maggiormente dell’imposta.

I benefici della tassa di soggiorno

Ci sono buone notizie per molti dei nostri comuni. E stavolta arrivano dalla tassa di soggiorno. Stiamo parlando di un’imposta applicata a chi soggiorna in strutture ricettive alberghiere o extra-alberghiere di determinate città italiane o straniere.

Tale imposta varia nei costi da città a città e proprio non molto tempo fa avevamo appreso degli aumenti in merito a tale imposta. Inizialmente si temeva che tale tassa potesse rivelarsi un boomerang, o un’arma a doppio taglio, in quanto poteva scoraggiare i turisti. In realtà, invece ha portato i suoi benefici, tanto che gli incassi dei comuni sono addirittura raddoppiati in alcuni casi. Da ciò ne scaturisce in pratica una nuova classifica in merito alle città che hanno incassato di più nell’ultimo periodo.

Insomma, il turismo sta facendo registrare entrate maggiori donando una ripresa positiva a tutto il settore nel nostro paese. A rivelare i nuovi numeri ci ha pensato l’analisi effettuata dal Centro Studi Enti Locali. Da tale studio si evince che i ricavi derivanti dalla tassa di soggiorno hanno raggiunto un totale di 512 milioni 329 mila 348 euro. Si tratta di un incremento importante se pensiamo che solo nel 2021 gli incassi erano stati invece di 266 milioni 511 mila euro. Si tratta praticamente di cifre raddoppiate, mentre i dati sono positivi anche rispetto al 2019, prima della pandemia che ha piegato il settore, con un confortante +11%. Ciò in pratica vuol dire che non solo si sta recuperando tutto quel che è andato perso durante il lockwodn, ma si sta anche facendo meglio.

Incassi comuni, ecco quelli che hanno fatto meglio

I numeri del 2022 dunque sono estremamente confortanti e segnalano un importante rialzo per il turismo nel nostro paese. I dati parlano chiaro: quasi 400 milioni di turisti hanno scelto di visitare l’Italia nel 2022 e ciò non può che dare ossigeno all’economia di tutto il paese. Ma veniamo finalmente alla classifica. Quali sono le città italiane più visitate dai turisti e quindi quei comuni che hanno incassato di più?

  • Milano, oltre 48,2 milioni di euro;
  • Firenze, 42,5 milioni;
  • Venezia 31,5 milioni di euro;
  • Provincia Autonoma di Trento (22,7 milioni),
  • Napoli (12,8 milioni),
  • Bologna (10,2 milioni),
  • Rimini (9,5 milioni),
  • Torino (8,3 milioni),
  • Sorrento (6,3 milioni);
  • Jesolo (5,6 milioni).

È dune il capoluogo lombardo a registrare le entrate più alte, ma anche Firenze e Venezia (che completano il podio) hanno raggiunto ottimi risultati, a riprova che sono ancora queste le città più amate dai turisti. In totale il nostro paese si classifica, alla luce di questi numeri, al quarto posto in merito alla classifica del turismo internazionale. Gli incassi dei comuni hanno in pratica generato entrate pari a 21,3 miliardi di euro. Come detto, ci sono importanti novità però per quanto riguarda il 2023, e la tassa di soggiorno, che in realtà è un’imposta, sta per subire degli aumenti, mentre alcune provincie si apprestano a introdurla per la prima volta dopo anni di sospensione.

Ciò potrebbe generare ulteriori guadagni, sempre che si tratti di aumenti ragionevoli e non spropositati. Insomma, meglio evitare che le somme eccessiva finiscano per scoraggiare il turista. Gli analisti però sono già a lavoro e prevedono e prevedono entrate ragguardevoli. Le proiezioni ci parlano addirittura di 678 milioni di euro da intascare. Staremo a vedere.

I punti chiave…

  • grandi incassi per i comuni nel 2022, netta ripresa del turismo nel nostro paese grazie alla tassa di soggiorno;
  • praticamente raddoppiati i numeri rispetto al 2021, ma le entrate sono cresciute anche rispetto alla pre-pandemia;
  • il segnale è positivo e sta dando ossigeno a tutta l’economia del nostro paese.