Probabilmente nessuno si aspettava che i super tornelli installati nella metropolitana di Milano avrebbero generato una qualche polemica, e invece nell’era dei social siamo riusciti a fare anche questo. Gli attacchi sono molteplici, da chi non trova giusto che si faccia di tuto per fare pagare il biglietto, a chi invece sostiene che lo strumento non è realmente efficace.

Le polemiche inaspettate

C’è chi punta il dito contro il sindaco Giuseppe Sala, il quale si è vantato dei super tornelli senza pubblicizzare quello che invece era probabilmente il vero deterrente contro i furbetti.

Stiamo parlando dell’abbonamento annuale. Molti infatti sui social fanno notare che tra i furbetti del ticket c’è anche chi effettivamente non può pagare il biglietto, soprattutto se deve comprarlo tutti i giorni. La crisi economica del nostro paese, con tanti italiani che faticano ad arrivare a fine mese, è effettivamente una realtà che ben conosciamo. Fare corretta informazione e comunicare che è possibile acquistare un abbonamento annuale a prezzo super ridotto, se si è disoccupati o se si ha un ISEE particolarmente basso, sarebbe cosa gradita, affermano molti milanesi sui social.

Con 50 euro si compra l’abbonamento annuale ed ecco che forse tale soluzione avrebbe ridotto ancora di più l’evasione del ticket. E già, perché a quanto pare a far infervorare ancora di più è anche il fatto che in realtà al momento i numeri non sono particolarmente lusinghieri per i super tornelli. Abbiamo già parlato della novità in sé, ricordando anche quali sono i varchi della metro in cui tali super tornelli sono stati installati e quali altre fermate saranno coperte. Stavolta è tempo di capire perché tutta questa polemica intorno a uno strumento che inizialmente sembrava dovesse mettere tutti d’accordo.

Super tornelli a Milano, era meglio una campagna pubblicitaria?

Meglio una campagna pubblicitaria sull’abbonamento in offerta per i cittadini in difficoltà, anziché barriere costose che non stanno risolvendo il problema.

E già, perché a quanto pare al momento l’evasione del biglietto è stata ridotta solo del 2%. Scavalcare è impossibile, data l’altezza della barriera (2,30 metri), ma passare a due o tre alla volta non lo è affatto, visto che le barriere si chiudono dopo circa 3 secondi. Si era infatti detto che i sensori avrebbero immediatamente segnalato attraversamenti anomali. Vero, ma sta poi ai supervisori umani scattare sul posto e controllare cosa sta accadendo. Il problema è che con il caos delle ore di punta è praticamente impossibile intervenire, visto che risulta ostico anche soltanto riuscire a sentire il suono della segnalazione. Insomma, siamo alle solite. Anche in questo caso, fatta la legge, trovato l’inganno.

Anche in questo caso, Sala, il sindaco del capoluogo lombardo, viene preso di mira da personaggi noti. A criticare il suo operato stavolta ci pensa lo scrittore Jonathan Bazzi, il quale ha dichiarato: “Mi rendo conto che è un provvedimento sensato, ma tutta questa esaltazione portata avanti sui social del sindaco mi è sembrata esagerata, considerando che l’evasione è scesa al 2%”. Insomma, forse si è pubblicizzato un po’ troppo uno strumento che a conti fatti non sta dando i numeri sperati. Probabilmente una massiccia campagna pubblicitaria sull’abbonamento a prezzo ridotto sarebbe stato un deterrente più efficace e anche più gradito agli italiani.

I punti chiave…

  • con i super tornelli l’evasione del biglietto è scesa solo del 2%;
  • la chiusura delle barriere non è immediata e ci sono ancora furbetti che passano a due o tre alla volta;
  • molti avrebbero preferito sapere che era possibile fare un abbonamento annuale super scontato se si ha reddito basso.