La guerra in Ucraina prosegue a distanza di un mese dall’inizio dei combattimenti. Alla vigilia dell’invasione, i vertici militari della Federazione Russa erano convinti che sarebbe stata una guerra lampo. Pensiero condiviso anche da Vladimir Putin e una parte della stampa. La situazione odierna, invece, è ben diversa da quella che era stata immaginata non più di 30 giorni fa. Da qui il cambio di strategia, con la liberazione del Donbass divenuto un obiettivo primario per l’esercito russo e lo stesso Putin, anche e soprattutto a livello di propaganda.

Guerra Nucleare, che cosa succede quando scoppia una bomba atomica

Ciò non toglie, però, che il pericolo di una guerra nucleare sia stato definitivamente allontanato. Le difficoltà palesate dall’esercito in Ucraina, l’insoddisfazione generale per l’andamento di una guerra che avrebbe dovuto concludersi nel giro di pochi giorni, gli scivoloni diplomatici commessi dalle più alte istituzioni a livello mondiale potrebbero determinare un inquietante colpo di coda da parte del numero uno del Cremlino.

Non bisogna dimenticare, infatti, che all’inizio del conflitto Vladimir Putin aveva annunciato pubblicamente l’innalzamento del livello di allerta nucleare in tutto il Paese. Dall’altra parte, nei giorni scorsi Biden ha annunciato la possibilità che gli Stati Uniti rispondessero con l’atomica “in situazioni estreme”.

Da qui dunque la domanda: cosa succede quando scoppia una bomba atomica? Brooke Buddemeier, fisico presso il Lawrence Livermore National Laboratory, in un’intervista a Business Insider ha elencato le caratteristiche comuni di un ordigno nucleare e cosa è possibile fare per salvarsi.

In caso di attacco atomico, la popolazione deve rifugiarsi in un edificio senza finestre

Tutte le bombe atomiche hanno in comune l’iniziale lampo di luce, a cui segue una palla di fuoco, l’impulso di radiazione nucleare, l’onda d’urto, l’onda di calore e il fallout radioattivo.

In caso di attacco atomico, la popolazione deve rifugiarsi in un edificio senza finestre o in un seminterrato.

Gli effetti dell’ordigno sono devastanti soprattutto entro un raggio di un paio di km, mentre oltre i 30 km il pericolo di radiazioni scompare del tutto. E proprio le ricadute radioattive, note anche con il termine fallout, sono quelle che arrivano per ultime, circa un quarto d’ora dopo l’esplosione.

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