Il noto sito web Ilsalvagente.it comunica che le bottiglie di prosecco Made in Italy vendute negli ultimi anni in tutto il mondo sono state oltre 500 milioni all’anno. Quel che ci si chiede è se la qualità delle sostanze utilizzate per produrre le bollicine è buona. Ecco l’inchiesta de Ilsalvagente.it.

L’inchiesta de Ilsalvagente.it sul prosecco

Ilsalvagente.it ha cercato di verificare la quantità di residui chimici contenuti in alcuni dei prosecchi più venduti nei supermercati italiani nonché di casa Giordano che vende per corrispondenza.

Sono stati portati quindi 12 prodotti in laboratorio chiedendo agli esperti di quantificare e rilevare la presenza di pesticidi.

Dall’indagine è emerso che tutte e 12 le bottiglie analizzate presentavano almeno un residuo di pesticida con una media di 6 a testa. È stato comunicato inoltre che, anche l’unico prosecco biologico analizzato ovvero il “Giaggiandre prosecco Doc della Astoria”, contiene tracce di folpet che è un pesticida vietato nell’agricoltura biologica. Ilsalvagente.it, però, comunica in merito a tale prosecco che data la quantità davvero minima ritrovata si crede che la contaminazione sia stata involontaria.

Il Mionetto Prosecco Doc Treviso, invece, contiene ben 7 pesticidi diversi per cui è più che giustificata la battaglia dei cittadini di Marcia che chiedono che non vengano più usate sostanze chimiche nei vigneti di glera in Friuli e in Veneto.

I residui ritrovati sono nei limiti

Ilsalvagente.it puntualizza che i residui trovati nei vari prosecco sono tutti entro i limiti consentiti per ogni sostanza. Il segretario di Assobio, però, comunica che nonostante tutte le sostanze non oltrepassino i limiti consentiti dalla legge quando ce ne sono 4-5 o 6 insieme comunque si sommano nell’organismo umano.

Ilsalvagente.it comunica inoltre di aver interpellato i produttori che si sono difesi dicendo che i pesticidi sono importanti per rendere la pianta più resistente con passare del tempo.

Il segretario di Assobio, invece, non la pensa così e ha affermato che i vigneti coltivati senza pesticidi sono più salutari. L’uso del pesticida è solo per snellire la procedura. Franco Ferroni del WWF Italia in merito a tale inchiesta promossa da Ilsalvagente.it ha spiegato che tutti devono sapere che molti dei pesticidi sono interferenti endocrini  ovvero alterano le funzioni normali dell’apparato endocrino causando effetti avversi alla salute di un organismo.

Il comitato di Marcia

Il comitato di Marcia è quello che da anni si batte per lo stop ai pesticidi che impattano anche sull’ambiente. Esso afferma che una via d’uscita ci sarebbe ovvero quella di passare al biologico. La regione Veneto finanzia molto il settore vitivinicolo che dal 2007 ha ricevuto circa 103 milioni di euro. Quello che chiede il Comitato è di applicare una nuova politica che punti non solo sull’agricoltura biologica ma anche sull’agro-ecologia.

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