A volte gli episodi più assurdi sono quelli che ci arrivano direttamente dallo Stato. Il bollo auto manca di un centesimo al completamento del pagamento e il proprietario dell’auto riceve notifica da ufficio riscossione per il fermo amministrativo. A quanto pare, anche gli enti Regionali stanno facendo di tutto per incassare soldini e stavolta è la Regione Campania a farci una brutta figura.

Il strano caso di Cava De’ Tirreni

Un episodio che ha del kafkiano a dir poco. La notizia ci arriva dall’avvocato cavese Marco Pisapia, il quale racconta l’episodio increscioso accorso a un suo assistito.

A quanto pare, il fatto risale al 2019, ma non è chiaro se il contribuente avesse avuto notifica in passato della multa da pagare. In tal caso, si può tranquillamente fare ricorso affermando appunto che non la notifica non era arrivata tramite raccomandata al soggetto in questione e rimandare quindi i provvedimenti che l’ufficio riscossioni minaccia di attuare. Ma quali sono questi provvedimenti? Il fermo amministrativo, ciò significa che il contribuente non può utilizzare la sua auto, in quanto risulta praticamente bloccata da tale divieto. C’è poi la possibilità di pignorare il 20% del suo stipendio e il prelievo forzato e diretto dai suoi conti correnti per il corrispettivo della multa da pagare.

Come dicevamo, l’episodio è stato raccontato via social dal legale del soggetto in questione, tale Marco Pisapia, i quale ha esposto il fatto alcuni giorni fa etichettandolo giustamente come “incredibile e surreale”. Che il bollo auto debba essere pagato è cosa risaputa, e in questo senso non farlo significa effettivamente fare qualcosa di manchevole. Che però per un solo centesimo si scateni questa ira di Dio sembra effettivamente un po’ eccessivo, per usare un eufemismo. L’utente in questione, ossia il contravvenente, ha ricevuto una comunicazione da una società di riscossione credito, per conto della Regione Campania.

Bollo auto, non paga un centesimo e finisce nei guai

E dire che proprio di recente avevamo elogiato il bonus 600 euro per la Regione Campania, un incentivo sotto forma di assegno da donare una tantum a tutti coloro che avvieranno nuovi corsi di formazione per entrare nel mondo del lavoro (il bonus viene elargito a seconda della durata e della specificità del corso e si parte da un assegno da 120 euro). Insomma, questa volta il pugno di ferro ha fatto storcere il naso a molti, non solo a Cava De’ Tirreni, ma a tutti gli italiani che si sono ritrovati a leggere questa notizia. L’utente aveva in pratica un debito di un centesimo per il mancato pagamento del bollo auto, ma ora si ritrova ad affrontare un guaio ben più grosso.

incredulo e con tanta ironia, ha fornito i dettagli della storia in una clip video, mostrando poi la comunicazione cartacea di iscrizione di fermo amministrativo. Come dicevamo, tale procedura consiste nel bloccare l’utilizzo dell’auto e viene notificata qualora il cittadino dovesse avere un debito con gli enti comunali, regionali o nazionali. Che sia un caso paradossale è fuori di dubbio. Resta sicuramente interessante scoprire come la vicenda verrà risolta, nella speranza che si possa trovare una soluzione quanto prima nel rispetto non solo delle regole, ma anche del buon senso.

I punti più importanti…

  • riceve fermo amministrativo per un debito di un solo centesimo sul bollo auto;
  • è successo a Cava De’ Tirreni e il cittadino rischia ora anche il prelievo forzato dal proprio conto;
  • inoltre, c’è il rischio di una multa del 20% sullo stipendio.