In Italia sono tante le coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa. Nonostante il numero in costante aumento delle persone che desiderano allargare la famiglia, il nostro Paese rimane indietro rispetto ad altre nazioni europee. Per questo motivo si finisce con il rivolgersi all’estero, anche se i costi rappresentano un serio problema. Altri invece si affidano al “fai da te”, come ha svelato una recente inchiesta de “L’Espresso”, condotta dai giornalisti Pietro Adami, Cristiana Mastronicola ed Elena Testi. Il metodo del fai da te consiste, in parole povere, nell’avere un rapporto sessuale con il donatore.

Con tutte le problematiche del caso.

La soluzione dal web

“Italiano, bella presenza, faccio sesso per donare il seme”. E’ questo l’incipit utilizzato da “L’Espresso” per l’inchiesta pubblicata nelle ultime ore e che sta facendo il giro del web. Proprio da internet si sarebbe diffusa a macchia d’olio la presenza di “volontari del seme”, anche se siamo ben lontani da quelli che sono i principi della fecondazione eterologa. Su internet infatti è drammaticamente diffuso il fenomeno del “sesso per beneficenza”, per il quale centinaia di ragazzi, in genere di età compresa tra i 30 e 40 anni, offrono letteralmente rapporti naturali per consentire alla donna di rimanere incinta.

Dove si trovano i “volontari del seme”? La scena è dominata dai gruppi chiusi presenti su Facebook, dove ogni giorno si leggono decine di richieste del tipo: “Sei in cerca di un donatore”? Da qui, spiega L’Espresso, inizia una trattativa che a volte può richiedere anche giorni, settimane, durante le quali può capitare di ricevere nella propria email sempre la stessa posta, che denota una certa insistenza da parte del donatore.

Spesso i donatori del seme utilizzano un profilo fake. A volte ci si rende conto che di fronte si può avere un profilo falso, altre volte invece è quasi impossibile distinguere se la persona con cui si sta parlando sia vera o meno.

Ciò pone a forte rischio la salute stessa della richiedente, sebbene si cerchi di tranquillizzarla quasi subito con documenti vari che attestano la piena salute dell’individuo. Intervistato da “L’Espresso”, Donato Barba, uno dei donatori che i giornalisti del settimanale hanno incontrato sul web, ammette che “funziona” tutto al naturale, ovvero tramite rapporto sessuale.

Per avere un figlio, dunque, oggi in Italia si arriva anche a fare sesso con uno sconosciuto. Tutta colpa di quella che un tempo (anche oggi) si chiamava burocrazia.