A lanciare l’allarme farmaci ci ha pensato il Pgeu, il gruppo farmacisti d’Europa. Nel vecchio continente infatti si registra una preoccupante carenza di medicine, in particolare modo antibiotici e medicine cardiovascolari e respiratorie. Non mancano defezioni anche per quanto riguarda medicine relative a diabete e a trattamenti antitumorali. Anche l’Italia rientra in questa lista. Facciamo il punto della situazione.

Medicine assenti, qual è il motivo?

Secondo l’analisi stilata dal gruppo farmacisti europei, nel 2023 si sono registrati preoccupanti cali rispetto all’anno precedente.

Il 15% dei paesi europei presentano una carenza di farmaci che arriva a numeri davvero preoccupanti. Si parla di circa 500 o 600 medicine mancanti. Nonostante si tratti di una problematica preoccupante e gravosa per milioni di cittadini europei, il dibattito pubblico sembra ancora non essersi interessato del caso. Anche in Italia la faccenda si fa preoccupante, e le stime indicano circa 300 farmaci assenti nel nostro paese. Il rapporto stilato dagli esperti evidenzia il problema delle forniture farmaceutiche nel vecchio continente e ne illustra i motivi. Situazione confermata anche dall’AIFA, la quale, grazie all’elenco settimanale fornito, evidenzia la carenza di terapie.

Ormai le conseguenze del Covid sono alle spalle e la situazione si è normalizzata, tanto che il mercato farmaceutico è cresciuto di circa il 30% negli ultimi anni. Come si spiega allora questa assenza di determinati farmaci? Sotto l’occhio del ciclone ci finisce il sistema di rifornimento, il quale sembra ormai essersi inceppato. A offrire un’ulteriore conferma della situazione preoccupante ci ha pensato anche l’OMS, il quale afferma che “il numero di molecole segnalate in carenza in due o più Paesi è aumentato del 101%. Ciò rappresenta una forza trainante per i farmaci contraffatti o di qualità inferiore agli standard. Esiste il rischio che molte persone cerchino di procurarsi i farmaci con mezzi non ufficiali come internet”. Tale condizione si è palesata da settembre 2021 e il rischio per i cittadini di servizi di servizi non ufficiali per il reperimento dei farmaci si fa sempre più alto.

Farmaci mancanti, un problema anche italiano

Mentre il Sistema Sanitario Nazionale è sempre più in difficoltà, tanto che la privatizzazione inizia ad essere una possibile forma di compensazione (vedi anche il nuovo arrivo del medico di famiglia a pagamento), gli italiani prendono atto che il reperimento di alcuni tipi di farmaci sta diventando sempre più difficoltoso. A dire il vero, tra le cause di tale fenomeno il Covid non è del tutto esente da colpe. Il boom di richieste ha avuto un grande impatto sull’industria inceppandone il meccanismo. C’è poi difficoltà a reperire le materie prime che arrivano da Cina e India. C’è poi una motivazione ancora più forte che complica le cose, ossia il prezzo particolarmente basso di alcuni farmaci, soprattutto gli antibiotici. Tale fenomeno scoraggia le industrie farmaceutiche, le quali temono di investire poi su prodotti che non avranno un guadagno sufficiente.

In Italia si registrano le maggiori carenze, oltre che per gli antibiotici, anche per antitumorali e antidiabetici. Benché l’Italia sia il primo produttore europeo nella produzione di principi attivi, ma a quanto pare non si riesce a sfruttare tale vantaggio. Marcello Cattani, presidente di Farmaindustria, però ridimensiona la problematica affermando che non c’è un vero allarme nel nostro paese. Ecco le sue dichiarazioni a riguardo:

“Non siamo in una situazione di allarme. Ci sono situazioni puntiformi che possono riguardare singoli prodotti ma non esiste un problema di carenze di farmaci in Italia. Di fondo pare trattarsi di un problema meramente economico. Il nostro Paese sarebbe maggiormente esposto perché i prezzi dei farmaci risultano tra i più bassi d’Europa. Esiste l’eventualità che i farmaci vadano in Paesi che pagano di più, o che qualcuno venga a comprare farmaci in Italia perché costano meno”.

I punti chiave…

  • allarme medicine in Italia, molti farmaci risultano irreperibili;
  • antibiotici e medicine contro il diabete sono tra queste;
  • secondo Farmaindustria non c’è nessun allarme in Italia, benché le analisi degli esperti affermino che mancano all’appello circa 300 medicine.