Ne stanno parlando ormai tutti, e sappiamo quanto il mondo dei social sia in grado di spingere i prodotti mediatici. Stiamo parlando di Fall, il film vietato ai malati di cuore e di vertigini. Come mai tanto successo per questa pellicola? Naturalmente, quando un fenomeno ottiene avvertenze tanto preoccupanti, la curiosità gioca un fattore decisivo.

Se a questo ci aggiungiamo che una celebrità in tema orrorifico come Stephen King ne ha parlato in termini entusiastici, ecco che il gioco è fatto.

Lo scrittore statunitense ha fatto quasi da influencer involontario, scatenando ulteriore curiosità sul web. Ma di cosa parla questo film e, soprattutto, è davvero così spaventoso?

Fall, il film vietato a chi è malato di cuore

Abbiamo visto tanti film horror che vantano proclami e avvertenze di questo tipo, non tutti sono stati all’altezza della pubblicità, ma non sono mancati casi in cui effettivamente i traumi non sono mancati. Pensiamo a pellicole come L’Esorcista che da ormai quasi 50 anni terrorizza intere generazioni di spettatori. Setacciando il mondo underground, poi, i titoli dai quali è meglio stare alla larga sono davvero innumerevoli. Ci sono però pellicole che, nonostante siano mainstream, vantano comunque un grande impatto sul pubblico, tanto da entrare nel nostro immaginario collettivo e traumatizzarci per sempre.

Il già citato Esorcista di Friedkin è solo uno dei tanti esempi possibili, e a quanto pare anche il nuovo Fall potrà vantare questa famigerata nomea, tanto che King, lo scrittore di It e Shining (solo per citare alcuni best seller) ha affermato che avrebbe voluto scriverlo lui. King ha inoltre detto che gli ha ricordato molto Duel, il film cult diretto negli anni 70 da Spielberg, nel quale un automobilista viene inseguito e sfidato da un grosso camion e rimorchio che lo terrorizzerà per tutta la pellicola. Ecco le parole di King su Twitter:

“Un film duro, e veramente, veramente spaventoso. Mi ricorda un po’ Duel. Avrei voluto scriverlo io. Comunque se soffrite di acrofobia non guardatelo”.

Scommettiamo che vi abbiamo davvero incuriosito.

Di cosa tratta, quindi questa pellicola così traumatizzante?

Sfidare le fobie al cinema

Ci sono opere che fanno girare davvero la testa. Dal titolo si può infatti evincere che il tema trattato è quello delle altezze (fall significa cadere). Oltre ai malati di cuore, infatti, il film è fortemente sconsigliato a chi soffre di vertigini. L’effetto vertigo in questo caso è particolarmente riuscito grazie alla mano sapiente del regista Scott Man. Si parla dunque di acrofobia e le immagini sapranno davvero incutervi questa paura: provare per credere. Per quanto riguarda la sinossi: le due giovani protagoniste Becky (Grace Caroline Currey) e Hunter (Virginia Gardner) sono esperte di free climbing e decidono di sfidare una torre di trasmissione abbandonata, alta più di 600 metri in mezzo al nulla di un deserto.

Raggiungere la cima della torre non sarà facile, ma il difficile arriverà quando le due donne saranno giunte a destinazione. A quel punto, infatti, si accorgeranno che scendere è praticamente impossibile. Tensione, suspance e ansia saranno i sentimenti che lo spettatore proverà durante tutta la visione dell’opera. Ecco le parole del regista, nonché produttore, Man:

“Volevamo realizzare un film che avesse un autentico potenziale cinematografico. E volevamo fosse un’esperienza unica, un viaggio. Le vertigini rappresentano una delle nostre paure più grandi e questo film le amplifica al massimo. Per la location ci siamo imbattuti in questa torre che si trova in California, la quarta struttura più alta degli Usa. Siamo rimasti persino sorpresi nello scoprire che esistono cose del genere. Quando le guardi sono pazzesche, sono vere e proprie meraviglie architettoniche. Nel corso dei casting ho mostrato uno schizzo della ipotetica torre costruita sul ciglio di un dirupo e ho detto alle attrici che si sarebbero trovate veramente lassù. Cercavo di spaventarle per spingerle a prendere sul serio il fatto che si sarebbero trovate in cima a una montagna. Tutte le sfide climatiche che abbiamo incontrato – vento a 100 km/h, sciami di locuste e formiche volanti, tempeste di pioggia – sono andate a beneficio del film. Hanno modificato il suo look. Sul momento pensavamo fosse un disastro, ma siamo felici che sia successo. I momenti migliori del film riflettono quelli in cui abbiamo dovuto affrontare una sfida. Per esempio quando tira vento forte e le ragazze sono in cima, è vento reale. E a detta di tutti – conclude il regista – ha un grande valore produttivo gratuito”.

Insomma, Fall, il film vietato, ha già una nomea che lo precede e scommettiamo che questa breve sinossi, insieme alle parole del regista, vi hanno messo ancora più curiosità.

La pellicola è attualmente nelle sale italiane, se avete voglia di sfidare la vostra acrofobia non c’è bisogno di salire in cima a un grattacelo, vi basterà acquistare il biglietto e sedervi comodamente in poltrona.