Alla dogana i finanzieri si servono da tempo del fiuto dei cani per scovare trasportatori di droghe e sostanze illecite. Ma in questi tempi di dura lotta all’evasione fiscale diventa primario stanare chi trasporta denaro illecito e così la Guardia di Finanza addestra i cani a disposizione per integrare i controlli random effettuati dai militari operanti.  La scelta del labrador non è casuale: è un animale docile, che si presta bene all’addestramento e che al tempo stesso non incute terrore ai passanti.

E i risultati nella lotta all’evasione fiscale sono stati da subito positivi. Tango è un labrador che opera con frequenza alla frontiera di Ponte Chiasso: secondo i dati riportati dal Corriere della Sera ammonta a ben 54,4 milioni di euro il capitale in fuga verso la Svizzera fermato dal suo fiuto infallibile. 650 interventi nel 2012: la prima vittima in ordine cronologico è stata una casalinga di Siena che aveva appena ritirato 36 mila euro da una banca di Lugano. La donna nascondeva le banconote in una cintura. Stessa sorte è toccata ad una farmacista molisana di 60 anni, fermata sul treno a Chiasso con addosso 80.430 euro distribuiti nelle tasche e nella biancheria intima. Tango ha fiutato anche i 270.500 euro che un finto promotore finanziario australiano nascondeva in valigia avvolti in un paio di jeans. Il nome dell’altro cash-dog addestrato dal maresciallo della Guardia di Finanza Marco Barbani è proprio emblematicamente Cash. In questi giorni Tango è in servizio a Malpensa mentre Cash è stato temporaneamente trasferito all’aeroporto di Fiumicino.

Come vengono addestrati i cash dog

Il training per trasformare questi cani in agenti della riscossione è stato fatto in Inghilterra. I cash dog fiutano somme di denaro in ogni quantità anche se per legge è sanzionabile solo il trasporto non dichiarato superiore ai 10 mila euro. I due cani inoltre sono stati addestrati a fiutare alcuni tipi di valute più di altre.

Il training non è semplice perché questi animali devono imparare a distinguere l’odore della banconota con quello di altra carta e inchiostro. In rete la notizia non manca di suscitare curiosità e ironia: c’è chi sogna di andare in giro con un cane fiuta soldi e trovare banconote smarrite. E ovviamente non mancano luoghi comune e bufale: a questo proposito va chiarito che i cani addestrati per annusare denaro sospetto non mangiano le banconote (così come quelli antidroga non sniffano la cocaina). Il meccanismo è quello che durante l’addestramento li spinge ad associare ad un certo odore specifico una ricompensa, che può essere ad esempio una pallina.