Nella settimana appena trascorsa il Parlamento europeo ha approvato la propria posizione negoziale su Euro 7, il pacchetto di regole dell’Unione europea riguardanti l’omologazione e la vigilanza dei veicoli a motore. Confermata la stretta sulle emissioni inquinanti dei veicoli, ma con un allentamento delle restrizioni per i produttori, che avranno tempi più lunghi per potersi adeguare. Sono diverse le cose ad essere cambiate rispetto alla prima versione stabilita dalla Commissione Ue. Il testo finale concorda con quelle che sono state le conclusioni del Consiglio.

La normativa Euro 7 spiegata semplice

Il provvedimento Euro 7 ha l’obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dal trasporto stradale e, così facendo, migliorare la qualità dell’aria. L’insieme di norme prevede l’aggiornamento dei limiti attuali previsti per le emissioni di scarico. Tra cui l’ammoniaca, il monossido di carbonio, il particolato e gli ossidi di azoto, oltre all’introduzione di nuove misure per la riduzione delle emissioni di freni e pneumatici. Un ulteriore obiettivo che la normativa Euro 7 si prefigge di raggiungere è l’aumento della durata della batteria.

Il Parlamento europeo concorda con i livelli individuati dalla Commissione Ue. Quindi propone un ripartizione delle emissioni in tre categorie per i veicoli commerciali leggeri a seconda di quello che è il loro peso. Un altro limite suggerito dal Parlamento Ue riguarda le emissioni di gas di scarico che vengono misurate in laboratorio e durante la guida per veicoli pesanti e autobus. Un’ulteriore stretta stabilita dal Parlamento europeo riguarda le metodologie di calcolo e i limiti stessi stabiliti in precedenza dall’Unione europea per le emissioni dei tassi di abrasione degli pneumatici e delle particelle dei freni. La stretta riguarderà tutte le tipologie di veicoli, inclusi dunque anche quelli elettrici. I deputati europei richiedono l’allineamento con le norme internazionali in fase di preparazione da parte della Comissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Euro 7: slittano i tempi per l’adeguamento dei produttori, ecco quando entreranno in vigore

Inizialmente la Commissione Ue aveva proposto l’entrata in vigore della nuova normativa Euro 7 a metà 2025 per una parte delle auto e a metà 2027 per i camion, ma Consiglio e Parlamento Ue spingono affinché i produttori abbiano 24 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole dopo l’entrata in vigore del regolamento (48 mesi di tempo invece per i nuovi autobus e autocarri).

Riassumendo

– La normativa Euro 7 va verso lo slittamento, come richiesto dai deputati del Parlamento europeo.
– I produttori potranno avere fino a 24 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove norme (48 mesi per autobus e autocarri).
– L’obiettivo del provvedimento Euro 7 è di ridurre le emissioni derivanti dal trasporto stradale.
– Le nuove norme prevedono l’aggiornamento dei limiti attuali previsti per l’ammoniaca, il monossido di carbonio, il particolato e gli ossidi di azoto (emissioni di scarico).
– Il Parlamento Ue propone un allineamento con le norme internazionali previste dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni unite.