Non ci sono più dubbi intorno a Euro 2032, gli Europei di calcio che si disputeranno nel prossimo decennio. La commissione ha accettato la candidatura condivisa di Italia e Turchia. Il nostro paese torna quindi a ospitare un evento calcistico per nazioni dopo il mondiale del 1990. Si tratta di una grande opportunità che secondo il presidente FIGC Gabriele Gravina va colta al volo.

La questione degli stadi

Il Comitato Esecutivo Uefa ha dato l’ok alla candidatura condivisa di Italia e Turchia per ospitare Euro 2032.

I due paesi avevano deciso di presentare tale candidatura a luglio, ed evidente la scelta di farlo insieme, anziché farsi battaglia, è stata vincente. In questo modo infatti il comitato ha trovato più facile accettare la proposta degli unici due candidati. Quello del 2024 sarà per il momento l’unico europeo che si giocherà in un’unica nazione, che in questo caso è la Germania. Infatti anche nel 2028 si è scelto per la doppia nazionalità, anche se in quel caso le distanze geografiche sono decisamente diverse, visto che stiamo parlando di Regno Unito e Irlanda. Ad ogni modo, la presenza di un tale evento calcistico nel nostro paese è senza dubbio di grande importanza. Sappiamo bene quanto i francesi si stiano sfregando le mani per le Olimpiadi Parigi 2024. Ora invece tocca a noi, anche se manca quasi un decennio all’evento.

A tal proposito, Gravina chiede un impegno congiunto da parte degli organi preposti per completare la progettazione degli stadi. Tre di questi presentano presentano progetti esecutivi già finanziati. Ma vediamo quali sono state le sue parole a riguardo:

“Abbiamo lavorato a lungo per poter cogliere questa grande opportunità per l’Italia. E’ un evento importante, il nostro Paese non ha avuto la possibilità di organizzare un grande evento calcistico da Italia ’90 e credo sia un giusto premio al mondo del calcio. Stadi? Ci sono dei progetti esecutivi come Bologna, Firenze e Cagliari, già finanziati. Ci saranno dei criteri che fisseremo a breve, noi ci auguriamo che ci possa essere impegno da parte di tutti. Euro2032 rappresenterà opportunità che tanti devono saper cogliere perché il nostro paese deve capire che è arrivato il momento di realizzare nuove strutture; questa manifestazione non ha capacità realizzativa diretta sugli stadi, ma può permettere di buttare giù maschere che abbiamo sovrapposto per non avviare un processo di cambiamento”.

Euro 2032, Italia e Turchia a braccetto

Grande soddisfazione per i due paesi, i quali potranno quindi organizzare il grande evento fissato per l’estate del 2032.

Durante la cerimonia di Nyon che ha ufficializzato le due candidature, oltre a Gravina erano presenti segretario generale Marco Brunelli, il project manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier, oltre ai due ambassador Gianluigi Buffon, capo delegazione dell’Italia, e Ilaria D’Amico. Per la Turchia invece c’erano il presidente della Turkish Football Federation, Mehmet Buyukeksi, il segretario generale Kadir Kardas e il vice presidente Mustafa Erogut. Ma come si svolgerà l’europeo in questione.

Le partite si divideranno equamente tra i due paesi. Si tratta di un’opportunità economica importante, visto che tale evento genera un grande flusso di turismo non solo tra i tifosi, ma anche tra tutti coloro che vorranno visitare Italia o Turchia per assaporarne il clima festoso che si respira solitamente durante questi grandi eventi sportivi. Ancora incerta invece la location della finale. Le ipotesi è che si possa giocare la partita inaugurale in Turchia, precisamente allo stadio Ataturk di Istanbul. Se così fosse, la finale si potrebbe giocare all’Olimpico di Roma.

I punti chiave…

  • Comitato Uefa dà ok per Italia e Turchia, ospiteranno Euro 2032;
  • grande opportunità per il nostro paese che non ospitava eventi simili da Italia 90;
  • la finale si potrebbe giocare a Roma, mentre la partita inaugurale a Istanbul.