Definire impopolare tale scelta è forse addirittura un eufemismo, ma tant’è. Stop agli esami di riparazione a settembre, c’è la scelta che anticipa i test ad agosto, costringendo i giovani a un’estate caldissima da passare sui libri. Anche fra i docenti c’è chi storce il naso, visto che in questo modo avranno le vacanze accorciate da una settimana.

Galeotto fu il ministro

È il ministro Valditara ad aver preso la decisione che sta facendo schiumare di rabbia docenti e studenti (famiglie di questi ultimi comprese).

Gli esami di riparazione non si svolgeranno più a settembre, ma ad agosto, in piena estate. E se anche nei prossimi anni avremo le temperature che stiamo subendo quest’anno, allora nelle case degli italiani che dovranno affrontare i libri, ci sarà nervosismo a fior di pelle. La nota rilasciata dal ministro dell’Istruzione e del Merito comunica che “a partire da quest’anno, non sarà possibile accedere alle funzioni di trasmissione degli esiti finali oltre le date indicate nella presente nota”. E la presente nota afferma che gli esami di riparazione si terranno ad agosto. Apriti cielo.

Naturalmente, una comunicazione del genere non poteva passare inosservata, e sui social non sono mancate frasi di sgomento e di frustrazione per la decisione presa. Naturalmente il Ministero ci tiene a precisare che una decisione del genere ha le sue motivazioni, e non nasce per rendere le vacanze degli alunni più stressanti:

“Tale anticipo si rende necessario nel contesto del ‘Piano di semplificazione per la scuola’ che tra gli obiettivi prevede, in particolare, la realizzazione di un’unica piattaforma online grazie alla quale famiglie e studenti possono consultare informazioni e dati necessari per scegliere in modo consapevole il percorso scolastico e post-scolastico, fruire in modo organico e personalizzato di tutti i servizi digitali per l’orientamento, le iscrizioni, i pagamenti e le comunicazioni”.

Esami di riparazione ad agosto

A leggere la nota sembra quasi che sia stata proprio la tecnologia ad averci rovinati.

Insomma, per permettere ai genitori di sfruttare appieno le procedure online, si è deciso di dare più tempo a queste previa anticipazione degli esami di riparazione. Ma per la precisione, a quale data si riferisce questa modifica? La finestra si apre il 16 agosto e si chiude il 31 dello stesso mese. In casi eccezionali la chiusura degli esami di riparazione può slittare all’8 settembre, ma il Ministero nella nota ci tiene a precisare che si è invitati comunque a rispettare le date indicate di agosto. In realtà, anche negli anni passati alcuni istituti avevano deciso di anticipare di almeno una settimana se non di più le date degli esami, al fine di permettere agli stessi docenti che avevano rimandato gli alunni, di esaminarli.

Ora però scatta l’obbligo. Ma ce la faranno gli alunni a recuperare in un solo mese le carenze che avevano avuto nei 9 mesi scolastici precedenti? Se lo chiedono in tanti e senza dubbio non c’è una risposta univoca a riguardo, se non che in questo modo le vacanze estive sono certamente compromesse. Naturalmente, anche per i docenti delle scuole superiori si tratta di una modifica non da poco, visto che in questo modo almeno una settimana di ferie verrà cancellata. Chissà che, almeno per quanto riguarda gli studenti, questo non sia motivo di maggior impegno durante l’anno, al fine di evitare gli esami di riparazione ad agosto e godersi pienamente le vacanze estive.

Riassumendo…

  • il Ministero dell’Istruzione e del Merito anticipa le date degli esami di riparazione;
  • non si faranno più a settembre, ma ad agosto;
  • l’obbligo è scattato al fine di permettere a studenti e famiglie di scegliere con maggior consapevolezza il percorso scolastico e post-scolastico.