Oggi 491.000 studenti sono alle prese con la terza prova scritta dell’esame di Maturità, il quizzone. La terza prova, che serve a sondare la preparazione dei maturandi, consiste in domande con diversa modalità su cinque materie, ed è l’unica delle tre prove scritte a non avere carattere nazionale. I quesiti, che possono essere a risposta singola, a risposta multipla, possono prevedere problemi dalla rapida soluzione, sviluppo di piccoli progetti, sono preparati dagli insegnanti della scuola. Il quiz porta al massimo 15 punti e la sufficienza è fissata a 10.

Per le altre due prove scritte gli studenti hanno scatenato la propria creatività cercando, e trovando, i modi più curiosi per copiare, arrivando addirittura a ritoccare le etichette della bottiglietta dell’acqua con photoshop. Alcuni studenti hanno testimoniato di essere stati aiutati dalla commissione interna, mentre altri hanno lamentato la severità della stessa commissione. Come ogni anno il trattamento dei maturandi è stato diverso di scuola in scuola, in base alla disponibilità degli insegnanti incaricati della vigilanza. Con la terza prova di oggi, però, gli studenti avranno abbastanza difficoltà a copiare: la terza prova è considerata la più difficile proprio per l’impossibilità di prevedere non solo quali domande saranno poste, ma addirittura quali saranno le materie oggetto della prova. Si presuppone che le materie prescelte siano quelle degli insegnanti che fanno parte della commissione, ma se un commissario insegna più discipline (ad esempio matematica e fisica, o storia e geografia) gli studenti, in teoria, non dovrebbero sapere quale materia sarà oggetto della prova fino al momento della distribuzione del compito. Altro problema è rappresentato dai membri esterni della commissione, che potrebbero presentare ai ragazzi domande su argomenti che durante l’anno sono stati affrontati poco e male.