Il latitante catturato durante i primi mesi dell’era Meloni, non c’è più. Ma la sua morte apre ora a nuovi interrogativi: a chi va l’eredità di Matteo Messina Denaro? Eravamo rimasti che lo Stato confisca i beni della mafia, ma ci sono anche altre situazioni da prendere in considerazione. Innanzitutto, si discute della successione. Chi prenderà il posto del boss? E cosa ne sarà dei documenti segreti risalenti a Totò Riina in possesso dell’ex latitante?

Un problema di successione

Quando un re depone la corona, la carica passa al figlio primogenito.

La storia della monarchia, tra le tante sfaccettature, ha sempre avuto questo punto fermo. Ma per la mafia le cose funzionano in maniera diversa e la successione si fa più complicata. La morte del boss però apre anche ad altri interrogativi. L’eredità di Matteo Messina Denaro diventa il grande interrogativo che i media stanno cercando di risolvere. Sono essenzialmente due le eredità da gestire, quella mafiosa e quella economica. Secondo le indagini, a prendere il ruolo del boss sarà Francesco Guttadauro. Si tratta del nipote prediletto di Matteo. Inoltre, i Guttadauro appartengono al mandamento di Brancaccio, governato fino all’arresto dai fratelli Graviano. Al momento però anche lui è in carcere per una condanna a 16 anni. Dovrebbe però uscire nel 2025.

Per quanto riguarda invece l’eredità economica, essa consiste negli investimenti fatti da Messina Denaro nella provincia di Trapani e in altre zone della Sicilia. Si tratta di investimenti fatti tramite prestanome, cosa che rende quindi complicata la confisca. Naturalmente, il rischio è che di tali investimenti se ne appropri il prestanome in questione (o magari un di lui parente alla sua scomparsa), facendo quindi infuriare anche i familiari dello stesso boss. Impossibile quantificare il valore di tali beni. Sappiamo però che durante la sua latitanza, durata circa 30 anni, i Ros hanno sequestrato beni dal valore di 4 miliardi di euro.

Familiari e altri capimafia sono interessati a tali averi, e bisognerà quindi operare un ricco lavoro di indagini per riuscire a rintracciare i movimenti sospetti e risalire all’eredità del boss.

Eredità Matteo Messina Denaro, i misteri da risolvere

Se per l’eredità di Berlusconi i media si sono accapigliati per rincorrere la notizia, stavolta le cose si fanno ancora più complesse. Si fa sempre più intricata infatti la situazione intorno all’eredità dell’ex boss. Secondo Gian Carlo Caselli, della procura di Palermo, bisognerà comunque tener conto del fatto che la mafia opera in svariati campi e non è solo quella che leggiamo sulle pagine di cronaca nera. Ecco le sue parole rilasciate ai media:

“Si potrebbe affermare sempre più la mafia degli affari con la cosiddetta “zona grigia”. Il rischio è che si riproponga il limite culturale che da sempre ci affligge. Quello di considerare la mafia un pericolo solo quando scorre il sangue per effetto delle sue strategie “militari”; sottovalutandola invece, fino ad accettare il rischio di conviverci, quando adotta strategie “attendiste”, dimenticando la sua lunga storia di violenze e quella straordinaria capacità di condizionamento che ha fatto di un’associazione criminale un vero e proprio sistema di potere criminale”.

Ci sono poi i misteri ancora tutti da risolvere legati alla figura di Riina. Il Capo dei Capo aveva indicato lui come persona fidata. Durante l’arresto di Messina Denaro, furono trovate delle chiavi, ma non si è mai scoperto quali porte aprissero. C’è poi l’archivio di Riina con i documenti relativi alla famigerata e tanto discussa trattativa Stato-Mafia. Sempre secondo varie fonti, era lo stesso Denaro a costudire tali documenti, i quali dimostravano anche un coinvolgimento diretto tra Riina e la massoneria. Gli stessi investigatori affermano che probabilmente certi misteri non saranno mai risolti.

La bravura di Matteo Messina Denaro è stata anche la sua capacità camaleontica di farsi apprezzare da chi lo frequentava, come i medici e gli infermieri che lo avevano in cura. Probabilmente, anche grazie a questa sua particolare caratteristica, è riuscito a portare molti segreti con sé nella tomba.

I punti chiave…

  • l’eredità economica del bosso riguarda investimenti fatti in Sicilia sotto prestanome;
  • quella mafiosa riguarda invece la successione che probabilmente sarà raccolta da Francesco Guttadauro;
  • secondo gli inquirenti, Messina Denaro era anche in possesso dei documenti segreti di Riina.