Con il periodo nero che stiamo affrontando, a causa dei rincari delle bollette e dell’inflazione, le elezioni del 25 settembre, rappresentano un modo per dimostrare cosa davvero vorrà fare il nuovo governo. O almeno è quello che i cittadini si aspettano e su cui giocano a favore o sfavore per decidere chi votare. Il rincaro dei prezzi di luce e gas è al centro degli ultimi giorni di campagna politica, prima del voto del 25 settembre. Tutte le principali forze politiche concordano sul fatto che occorra mettere un freno alla folle corsa dei prezzi, ma il modo in cui riuscirci differisce da partito a partito.

Perfino all’interno del centrodestra c’è divisione su questo punto. Un piccolo allarme o un altro segnale della spaccatura interna alla coalizione che si presenta da favorita alle prossime elezioni? Non è la prima volta che Matteo Salvini e Giorgia Meloni dimostrano di pensarla diversamente. Dal palco di Cernobbio, per esempio, i due hanno mostrato una profonda divergenza sull’opportunità o meno delle sanzioni contro la Russia. Da una parte, Salvini si è domandato chi in questo momento ci stesse rimettendo. Dall’altra, la leader di Fratelli d’Italia ha confermato la fedeltà di Fratelli d’Italia agli alleati.

Elezioni 25 settembre, lo scostamento di bilancio per Matteo Salvini

Da tempo Matteo Salvini dichiara la necessità di uno scostamento di bilancio, provvedimento attraverso cui non si fa altro che creare nuovo debito. Nella giornata di oggi, a margine del suo intervento a un convegno di Confcommercio, il numero uno del Carroccio ha ripetuto l’importanza dello scostamento. Secondo Salvini, qualora il governo Draghi non intervenisse in questo senso, nei prossimi mesi oltre 200 mila negozi potrebbero chiudere. Il leader della Lega ha poi affermato che la cosa più importante di tutte è “avere un Paese Vivo”.

Cosa pensa Giorgia Meloni

In merito allo scostamento di bilancio si è invece mostrata più prudente la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Fin dall’inizio della campagna elettorale, sulle questioni economiche la Meloni è stata oltremodo cauta, ribadendo in più di un’occasione la parola prudenza. Lo stesso discorso può essere fatto sullo scostamento tanto caro a Salvini, per il quale la leader di FdI si domanda: “È davvero vantaggioso?” Una domanda che, sulla carta, contiene già una risposta precisa, a maggior ragione quando ricorda che queste “sono materie da affrontare con pragmatismo”.

L’altra via di Silvio Berlusconi

Per Forza Italia c’è invece un’alternativa. In una chiacchierata con Il Giornale, Silvio Berlusconi ha espresso la sua preoccupazione sul tema bollette, spronando le parti in causa a intervenire subito. La proposta dell’ex Presidente del Consiglio, in alternativa allo scostamento di Bilancio chiesto da Salvini, è un “fondo per il finanziamento ultra agevolato e garantito dallo Stato alle aziende distributrici di energia”, a patto che quest’ultime si impegnino a limitare i rincari. Insomma, quando manca poco al voto il centrodestra non sembra così allineato su un tema fondamentale e attuale come quello delle bollette.