È in arrivo il divieto di fumo all’aperto anche con le sigarette elettroniche. Orazio Schillaci, il ministro della Salute, ha infatti già annunciato da qualche tempo quali saranno i nuovi divieti che al momento sono in bozza.

La stretta arriva non solo per una questione di inquinamento ma anche di salute perché fumare fa male e lo sanno tutti.

L’assunzione costante di tabacco nel lungo periodo, infatti, incide sulla durata della vita media ma anche sulla qualità della vita stessa.

Fumare 20 sigarette al giorno riduce di circa 4,6 anni la vita media di una persona che comincia a 25 anni. Come spiega il Ministero della Salute, quindi, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Gli organi più colpiti, poi, sono quelli dell’apparato broncopolmonare e cardiovascolare.

Dopo il 2003, anno in cui ci fu la stretta con la legge Sirchia per la quale non si poteva fumare nei luoghi chiusi, ora ne arriverà quindi  un’altra. Nella riforma alla quale sta lavorando Schillaci non solo si parla di divieto di fumo all’aperto in presenza di donne e bambini ma anche di addio alle stanze dedicate ai fumatori, ad esempio nei locali e negli aeroporti. I divieti scatteranno anche per le sigarette elettroniche e per il tabacco riscaldato. Ecco le novità possibili in programma.

La bozza sul fumo alla quale sta lavorando il ministero della Salute

Era il 2003 quando con la legge Sirchia c’è stato il divieto di fumo nei luoghi chiusi. Ora il centrodestra punta a ridurre ancora di più i posti nei quali è possibile fumare le sigarette tradizionali e quelle elettroniche. Come comunica il quotidiano La Stampa, i tecnici del ministero della Salute starebbero definendo gli ultimi dettagli della bozza.

Quest’ultima prevede il divieto di fumo anche all’aperto ovvero al bar e al ristorante.

Inoltre non si potrà fumare alle fermate dei mezzi pubblici, come accade a Milano e non solo.

Il divieto di fumo ci sarà anche nei parchi se ci sono bambini e donne incinte, si dovrà rispettare una distanza minima di due metri. C’è però anche l’ipotesi che il divieto possa scattare del tutto negli spazi verdi urbani.

E non è finita

Ristoranti e bar, qualora avessero spazio a disposizione, potrebbero predisporre degli spazi all’aperto divisi per fumatori. Questi luoghi, però, sono sempre meno usati dai clienti per cui potrebbero sparire, comprese le stanze che si trovano negli aeroporti e nei locali. Con la riforma potrebbe accadere proprio questo e non solo.

Dovrebbe sparire anche la pubblicità sia diretta che indiretta dei prodotti per lo svapo. In merito a questi ultimi, poi, il ministro Schillaci ha spiegato di volerli inserire nel decreto e vietarne l’utilizzo all’aperto come per le sigarette tradizionali.

Al momento, comunque, per quanto riguarda le sigarette elettroniche (con liquidi aromatizzati) c’è il divieto nella scuole e negli spazi aperti vicino agli ospedali oltre che ovviamente all’interno.

Per le sigarette con tabacco surriscaldato, infine, con la nuova legge potrebbero valere le medesime regole per le sigarette tradizionali. Chi non si adegua, riceverà una multa a partire da 275 euro con uno sconto del 50% per i pagamenti entro i cinquanta giorni. Sia i bar che i ristoranti, infine, non potranno fare multe ai clienti ma potranno chiamare la polizia nel caso in cui le regole non si rispettino.

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