I ministri Di Maio e Cingolani hanno firmato un accordo in Congo sul gas in modo tale da sostituirlo con quello russo. La nuova intesa arriva dopo quella stipulata lo scorso mercoledì con l’Angola e partirà dal 2023. Ecco i dettagli dell’accordo.
Gas, accordo con il Congo: ecco i dettagli dell’accordo
È stato firmato un accordo tra Italia e Congo per “l’accelerazione della produzione tramite lo sviluppo di un progetto di gas naturale liquefatto“. In questo modo il nostro paese cercherà di ridurre la dipendenza dalla Russia che fornisce al momento circa 30 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
L’accordo sul gas dal Congo
Per l’accordo sul gas si sono recati in Congo i ministri Di Maio e Cingolani insieme all’Amministratore Delegato dell’Eni, Claudio Descalzi. Tale intesa arriva dopo quella con l’Algeria che è il secondo fornitore dell’Italia collegato al nostro paese mediante il gasdotto Transmes. In questo modo le forniture passeranno, grazie all’accordo, dagli attuali 20 miliardi di metri cubi l’anno a circa 30. Due/tre miliardi in più arriveranno subito mentre il resto da fine 2022. Inoltre altri 3 miliardi di mc/anno arriveranno dall’Egitto via nave per cui costerà di più. Il gas della Russia è ovviamente più economico in quanto giunge in tutta Europa mediante una fitta rete di condutture.
Tornando al Congo, oltre all’intesa per aumentare le forniture del gas dal paese africano all’Italia, c’è stato anche un accordo in ambito energetico tra De Scalzi e il ministro per gli idrocarburi, Bruno Jean Richard Itoua. Eni rende noto che l’export di Gnl darà la possibilità di valorizzare la produzione di gas eccedente la domanda interna congolese. Di Maio riferisce inoltre che sia Cingolani che Draghi stanno lavorando al tetto massimo del prezzo del gas per evitare che vi siano speculazioni. Ha inoltre aggiunto che questa dovrebbe essere una priorità dell’Unione Europea per cui è fiducioso che vi sia un sostegno a tale proposta.
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