È allarme fuga di dati dal cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. La segnalazione è arrivata dall’Anc nella giornata del 26 luglio e prontamente è arrivata la risposta della Sogei che ha riferito che si è trattato di un problema tecnico. La questione, però, riguarda la privacy dei dati fiscali in quanto questi ultimi contengono informazioni sensibili e personali. La divulgazione delle informazioni, in generale, rischia infatti di rendere i contribuenti vulnerabili al rischio di furto di identità, al phishing e ad altre forme di frode.

La protezione dei dati, come tutti sapranno, è un tema molto importante perché è fondamentale per prevenire le frodi fiscali. Ma cos’è successo nel dettaglio?

La fuoriuscita dei dati

A chi si chiede cosa è accaduto due giorni fa, la risposta è: la fuoriuscita dei dati dal cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Si sono riscontrati errori nel caricamento dei dati delle Certificazioni Uniche con accesso a informazioni di persone che non si conoscevano e per questo è subito scattato l’allarme privacy. A porre l’attenzione su tale questione è stata l’Anc ovvero l’Associazione Nazionale dei Commercialisti con una nota diramata nella giornata di ieri. La società Sogei ha poi confermato l’accaduto e ha aggiunto di aver avviato le procedure previste dal regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali degli utenti.

CU nel cassetto fiscale del contribuente sbagliato: allarme fuga dati Agenzia delle Entrate

Il sistema di accesso alle Cu 2023 dal portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate qualche giorno fa ha fatto i capricci. Le conseguenze, però, non riguardano solo i dati personali dei contribuenti ma anche il lavoro dei commercialisti al lavoro con le scadenza fiscali prima delle vacanze estive. È successo che, accedendo al cassetto fiscale di un determinato contribuente, ci si sono ritrovati dinanzi i dati di un altro contribuente.

Marco Cuchel, che è il presidente dell’Anc, ha posto ieri il grave problema.

Ha spiegato che i dati di molti cittadini sono stati a disposizione di tutti per cui si sono violate le regole principali della privacy. Regole per le quali i commercialisti, ad esempio, sono sottoposti a controlli continui e a sanzioni molto salate.

Per chi non lo sapesse, le Certificazioni Uniche comprendono i dati sia di lavoro dipendente che quelli inerenti al lavoro autonomo. Rispetto al vecchio Cud, tali certificazioni presentano al loro interno anche dei dati di reddito che non fanno parte dello stipendio o delle prestazioni fornite dal lavoratore autonomo.

Per Cuchel, ci sarebbe dovuta essere una comunicazione ufficiale e delle scuse per tale disagio cosa che però non è avvenuta. L’unica nota relativa alla questione è arrivata solo dalla Sogei che è la società che gestisce le infrastrutture dell’amministrazione finanziaria. Come detto, essa ha accertato la figa dei dati e poi ha avviato la procedura prevista dal regolamento europeo per la protezione dei dati.
Inoltre la Sogei ha sottolineato che lo scorso 25 luglio, il servizio “cassetto fiscale”, per un problema tecnico definito temporaneo, ha dato la possibilità ai cittadini di consultare i dati delle CU (anno imposta 2022) di 49 soggetti. Questi ultimi erano soprattutto stranieri e il sistema è andato in tilt per colpa del medesimo codice fiscale.

Cuchet ci ha tenuto a ribadire a conclusione del comunicato che bastano pochi secondi per far circolare i dati personali dei cittadini e che non è la prima volta che succede. La speranza di tutti, quindi, è quella che ciò non accada più.

Riassumendo…

1. Certificazioni Uniche 2023 in tilt
2. Nel cassetto fiscale visibili Cu di altri contribuenti
3. Il presidente dell’Anc Marco Cuchel ha lanciato l’allarme.

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