Il tema caldo del momento continua a essere la riforma delle pensioni.

Intanto, Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha comunicato che il dialogo tra il Governo e i Sindacati sembra essersi interrotto. L’Esecutivo, infatti, non ha ancora dichiarato quanti soldi verranno messi in ballo. E proprio per questo, secondo il segretario, è possibile che alla fine dell’anno si tornerà alla legge Fornero in modo secco.

Tali parole hanno spaventato un po’ tutti. Si crede, però, si tratti di una strategia mirata per mettere pressione al nuovo Esecutivo che di certo non permetterà che si torni la legge Fornero.

L’eliminazione di quest’ultima è stata infatti uno dei cavalli di battaglia pre-elezioni. Tutti i partiti di maggioranza si sono sempre opposti ad essa e hanno promesso che in tempi brevi l’avrebbero cancellata in modo definitivo. Sarà davvero così, a che punto siamo intanto?

Cosa ha detto Maurizio Landini?

Per Maurizio Landini sul tema della riforma pensionifinora si sono fatti confronti finti e non c’è stata una vera discussione”. Ecco le parole del segretario della Cgil che hanno suscitato scalpore.

Ha aggiunto inoltre che le organizzazioni sindacali sono state convocate solo un paio di volte negli ultimi mesi dalla ministra Calderone (del Lavoro) e che l’ultimo dialogo c’è stato alla fine di giugno. Quest’ultimo, però, è stato inutile, ha spiegato, e il motivo è che si sono dette le medesime cose di gennaio. Il morale della favola è che non è stato fatto ancora nulla per modificare la legge Fornero.

Il segretario è stato poi ospite alla trasmissione Agorà in onda su Rai 3 dove ha aggiunto che non è possibile discutere di riforma pensioni senza che il Governo dica quante risorse metterà in campo. Non è stata data, infatti, ha spiegato Landini, alcuna risposta sui 41 anni di contributi per andare in pensione o sull’introduzione della flessibilità in uscita a 62 anni.

Cosa significa tornare alla Fornero a fine anno

C’è grande attesa, soprattutto da parte dei lavoratori, sulla riforma pensioni e in particolare sulla legge Fornero. Quest’ultima, come tutti sapranno, nel 2012 ha alzato l’età pensionabile a 67 anni con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Da quella data, però, di anno in anno, sono state approvate varie riforme per superare questa legge tanto odiata da tutti. La più recente riguarda la Quota 103 proprio del Governo in carica. Il problema però è che legge Fornero in sé, non è stata eliminata per cui ogni anno c’è il rischio che si torni ai vecchi parametri stabiliti.

Landini è intervenuto anche su questa questione dicendo di aver chiesto al Governo di cambiarla o di rivederla. Sono però trascorsi 6 mesi, ha aggiunto, senza che nulla sia cambiato. Proprio per questo, il 30 settembre prossimo, non appena si tornerà dalle vacanze estive, è prevista un’altra manifestazione di protesta, che con tutta probabilità si estenderà anche agli altri sindacati. Il tema centrale sarà la lotta alla precarietà ma anche l’invito a possibili riforme per introdurre un salario minimo. Inoltre si chiederà anche l’estensione dei contratti collettivi nazionali.

Il Governo dovrà lavorare intensamente in questi mesi per scongiurare lo spettro Fornero. Il 31 dicembre prossimo, infatti, scadrà Quota 103 per cui teoricamente se non si troverà un’alternativa, tale legge tornerà in vigore. L’Esecutivo vuole scongiurare in tutti i modi che ciò accada per cui starebbe pensando a una versione riveduta e corretta di Quota 41 o a una conferma in via temporanea di Quota 103. Insomma, qualcosa in più si saprà quasi sicuramente dopo l’estate.

Riassumendo…

1. La riforma pensioni continua a essere il tema caldo del momento
2. Per Maurizio Landini, segretario Cgil, si potrebbe tornare a fine anno alle Legge Fornero
3.

Il Governo pensa a una versione riveduta e corretta di Quota 41 o a una conferma temporanea di Quota 103.

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