Com’è lavorare in menopausa con tutti i sintomi che ne conseguono? Un argomento al quale, almeno in Italia, non si presta attenzione e che invece, visti anche gli spostamenti dell’età pensionabile e il rinvio della riforma pensioni, è quantomai attuale. All’estero se ne inizia a discutere con proposte di “normalizzazione della menopausa“. L’argomento non deve essere un tabu. Perché se si va in pensione sempre più tardi diventa più comune per le donne in menopausa lavorare. Soprattutto all’inizio di questa delicata fase della vita, con gli squilibri ormonali connessi, essere sempre concentrate e operative non è facile.

Le donne sono costrette ad oggi a ricorrere alle ferie o alla malattia

Congedo per donne in menopausa: la soluzione necessaria se si allontana la pensione

Anche se non si è mai concretizzata, in Italia siamo stati più volte vicini alla legge per il congedo mestruale. E il presupposto è abbastanza simile. Le proposte avanzate non hanno mai portato al cambiamento sperato. Le eventuali iniziative sono rimesse alla discrezione dei datori di lavoro. Qualche realtà in cui sono riconosciuti i congedi mestruali esiste. Ma sono per poche fortunate.

Inoltre sarebbe opportuno, quando se ne parla, almeno, porre su un binario parallelo anche la discussione del congedo per le donne in menopausa. Perché se il ciclo mestruale può essere molto doloroso e disagevole, i sintomi della menopausa non sono da meno. Immaginate lavorare con senso perenne di spossatezza, vampate di calore etc. Gli squilibri ormonali non sono da sottovalutare anche se la parte difficile resta quella di quantificare le richieste e contestualizzare le diverse situazioni. Il tutto per evitare che lo strumento non diventi una forma di “abuso” dei diritti per ottenere agevolazioni rispetto ai colleghi uomini.

Parola alle donne

Che cosa chiedono le donne sul posto di lavoro quando hanno le mestruazioni o quando sono in menopausa? Lo abbiamo chiesto proprio a loro, con un sondaggio tra le lettrici.

La prima cosa che andrebbe eliminata, a parere di molte, sono i turni notturni, che scombussolano ancora di più i ritmi dell’organismo già messo a dura prova. Anche perché è proprio di notte che si concentrano più frequentemente le vampate lamentate dalle donne in menopausa.

Poi ci sono mal di testa, annebbiamenti e cali di concentrazione. Bisognerebbe trovare un modo per ridurre lo stress sul lavoro. Anche perché, facendo un rapido calcolo, le donne sperimentano spesso la pre menopausa proprio all’apice della carriera. E non di rado mentre sono anche impegnate a crescere i figli. Non stupisce che in tante mollino. Perché purtroppo, ad oggi, parlarne e cercare supporto, soprattutto in ambienti prevalentemente maschili, è arduo. Quasi utopistico.

Una recente ricerca della Mayo Clinic ha rilevato che il 13% di un campione di circa 4 mila donne con età compresa tra 45 e 60 anni ha sperimentato cambiamenti sul posto di lavoro a causa dei sintomi della menopausa. Alcune arrivano addirittura a dimettersi. Ma non tutte possono permetterselo peraltro. E comunque questa è una decisione estrema che dovrebbe essere lasciata al libero arbitrio e non rappresentare una strada quasi obbligata. Circa l’11% ha fatto assenze sul lavoro proprio a causa di questi fastidiosi sintomi. Però un congedo per le donne in menopausa non esiste e parlarne spesso è ancora considerato una vergogna.