Più aria condizionata, più spesa. Una proporzione abbastanza semplice, almeno in apparenza. Il problema è che il rapporto tra caldo intenso e sopportazione fisica quasi mai è bilanciato. Ergo, i condizionatori iniziano a lavorare presto e terminano tardi.

Condizionatori consumo estate

Nemmeno l’inflazione è sufficiente a frenare il desiderio di frescura. E, in questo senso, non sorprende che il condizionatore a parete sia l’elettrodomestico più utilizzato per cercare refrigerio, ben più del classico ventilatore (in tutte le sue forme e dimensioni). Secondo un sondaggio condotto da Selectra (società leader nel settore delle analisi di mercato sulle tariffe energetiche), addirittura il 70% dei consumatori si affida alle prestazioni di tali strumenti, con un conseguente ritorno in bolletta proporzionale al dispendio energetico.

Una famiglia tipo, ad esempio, tiene acceso in media un condizionatore a parete per circa 6 ore al giorno, per una fatturazione attesa pari a circa 115 euro. È pur vero che, a fronte di un chiaro dispendio di energia superiore alla media, qualche accorgimento per mantenere le bollette entro certi limiti è possibile adottarlo.

Secondo gli ultimi dati, nel mese di giugno sarebbe stato constatato un rallentamento del tasso inflazionistico. Il che, almeno per l’immediato periodo (corrispondente al pieno dell’estate) potrebbe favorire una momentanea ripresa del potere d’acquisto sui beni di prima necessità. Con la possibilità, in realtà marginale, di riuscire ad ammortizzare meglio la spesa per l’energia elettrica. Una combinazione non sempre possibile, anche considerando le probabilità (queste sì elevate) di eccedere con i consumi rispetto alla media prevista. Specie per quel che riguarda l’uso di un condizionatore (o più di uno) a parete. Stando ai conti di Selectra, un singolo dispositivo potrebbe pesare, da solo, circa 50 euro sulla bolletta. È chiaro che, per riuscire a tracciare un piano di risparmio, sarebbe utile conoscere in modo più accurato possibile le abitudini dei consumatori.

Condizionatori a parete, dal rincaro al risparmio: i punti di Selectra

Ragionando su dispositivi di classe energetica elevata, ai quali è richiesto di rinfrescare un ambiente di circa 25 metri quadri, il sondaggio effettuato dalla società ha evidenziato come ben 7 utenti su 10 utilizzino condizionatori a parete, registrando un costo in bolletta pari a 25 euro al mese. Spesa che, chiaramente, salirebbe nel caso in cui a un mezzo più potente si richiedesse di raffreddare un ambiente di maggiori dimensioni. Basterebbe arrivare a 40-50 metri quadri per assistere al raddoppio del costo in fattura, per un totale approssimativo superiore ai 110 euro al mese.

Tanto per fare un esempio, un condizionatore Classe A impatterà in bolletta per oltre il 50%, ossia circa 60 euro. In questo senso, è importante distinguere tra l’utilizzo di un deumidificatore (per il quale, generalmente, non si superano i 30 euro al mese) e un ventilatore. Il cui consumo sarebbe decisamente inferiore (circa il 5% in bolletta), ma il cui uso sarebbe decisamente più prolungato. Alle volte persino una giornata (o una nottata) intera.

Soluzioni alternative

Posto che la maggior parte dei consumatori tende a optare per i condizionatori, il piano di risparmio dovrà inevitabilmente poggiare sulla qualità del dispositivo. Ad esempio, una classe energetica elevata distribuirà al meglio il dispendio di energia e ridurrà al minimo le emissioni di Co2, ottimizzando clima e bollette. Un’altra soluzione arriva dai dispositivi inverter, utili soprattutto in caso di utilizzo prolungato dell’aria condizionata. Persino il posizionamento dei condizionatori incide sul consumo. Scegliere una stanza non esposta al sole non inciderebbe sulle performance, ma provocherebbe un inutile spreco di energia.

In questo senso, bisognerà tenere in considerazione anche il bilanciamento tra la temperatura interna e quella esterna, il cui scarto non dovrà superare i 7 gradi. Infine, occhio alla manutenzione: pulire i filtri e verificare con tempestività eventuali disfunzioni sarà utile non solo per una maggiore efficienza ma anche per un minor consumo.

E, nondimeno, per la salute degli abitanti della casa, visto che l’igienizzazione dei filtri impedirebbe la formazione di batteri e muffe.

Riassumendo…

  • i condizionatori sono i dispositivi maggiormente utilizzati dagli italiani per il refrigerio domestico;
  • l’utilizzo di un elettrodomestico ad alta efficienza energetica aiuterebbe a ridurre l’impatto sulla bolletta;
  • attenzione a scegliere il giusto ambiente per l’installazione e a effettuare una regolare manutenzione.