Non c’è più accordo possibile tra Miur e sindacati: la rottura è un dato di fatto. Il Ministero sta andando avanti da solo nella procedura di pubblicazione dei bandi per il concorso scuola ordinario e straordinario, per i quali si profilano già alcune date possibili. Nel frattempo, i sindacati, constatata l’impossibilità del dialogo soprattutto per quanto concerne la procedura straordinaria e l’assunzione dei cosiddetti precari storici, indice uno sciopero per il 17 marzo, mossa che sembrerebbe essere soltanto un preludio per una stagione molto più ampia di mobilitazione.

Ma quali sono le novità per quanto concerne i differenti concorsi?

Si va verso la pubblicazione dei bandi per il concorso docenti 2020 straordinario

Stando alle notizie riportate dal noto portale orizzontescuola.it, il Ministero avrebbe inviato al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) il bando per il concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Si tratta di un passaggio procedurale: il CSPI darà un suo parere, che però non è vincolante; il Ministero è libero di accettare o rifiutare gli eventuali rilievi che dovessero arrivare. Un’altra notizia importante è che dovrebbe essersi conclusa l’elaborazione dei posti da mettere al bando divisi per classi di concorso e regioni. La data dovrebbe essere rispettata: per la fine del mese di febbraio, ma forse anche un po’ prima, potrebbe arrivare la pubblicazione. Ricordiamo che una serie di richieste dei sindacati non sono state accolte, come il dare maggiore peso al servizio rispetto alla prova scritta (che invece varrà l’80% del voto finale), il concedere maggiore tempo per le risposte (le domande saranno 80 in 80 minuti), il pubblicare una banca dati di quesiti tra i quali quelli dell’effettiva prova.

Tutto più lento per il concorso scuola ordinario

Per quanto riguarda, invece, la procedura ordinaria del concorso docenti, i tempi potrebbero allungarsi: al momento non si parla ancora di bando e di pubblicazione, ma l’unica notizia che sta circolando è quella secondo la quale il Miur avrebbe inviato sempre al CSPI gli atti e i decreti ministeriali.

È possibile, insomma, che il bando del concorso ordinario esca in un secondo momento rispetto a quello straordinario: la notizia ovviamente non può essere positiva perché significa con ogni probabilità che non si farà in tempo ad espletare le prove e a produrre le graduatorie in tempo per il 1° settembre 2020.

I sindacati verso lo sciopero del 17 marzo

Per le organizzazioni sindacali la chiusura della Ministra Azzolina non può che condurre allo sciopero. Dopo contrattazioni che sono durate mesi e durante le quali sono state effettuate delle promesse, la mancanza di un confronto reale intorno ai temi del rinnovo contrattuale, della mobilità e soprattutto del sistema di abilitazione e reclutamento ha spinto le cinque sigle sindacali a indire un percorso di mobilitazione che potrebbe portare anche a uno sciopero generale. Non solo dunque il mancato accoglimento delle richieste per il concorso straordinario ma anche la oramai atavica tendenza dei governi italiani a tagliare i fondi per l’istruzione sono alla base di questa decisione.

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