Che brutte notizie per la Coca Cola, ora ritirata dagli scaffali per rischio di avvelenamento. Si registrano infatti casi davvero allarmanti, con soggetti che hanno presentato lesioni all’esofago e allo stomaco. Sembra davvero u brutto periodo per la nota bibita, ma per fortuna il ritiro non riguarda l’Italia. Scopriamo nel dettaglio cosa è successo.

Nuovo richiamo alimentare

Non è la prima volta che assistiamo a episodi di questo tipo, anzi possiamo ormai dire che i richiami alimentari sono all’ordine del giorno.

A tal proposito, il Ministero della Salute predispone di volta in volta quelle che devono essere le rimozioni di un particolare prodotto, il più delle volte a scopo precauzionale. Per questo motivo consigliamo sempre di dare un’occhiata al sito ufficiale per scoprire quali sono i richiami alimentari disposti nel nostro paese. Stavolta però il ritiro dei lotti di Coca Cola non interessa l’Italia, e per fortuna, possiamo aggiungere. I casi di avvelenamento si sono infatti verificati in Croazia. Per l’occasione la Coca Cola HBC ha alcuni lotti della popolare bibita, insieme ad altri lotti di acqua aromatica.

Ciò è dovuto alla segnalazione di alcuni casi di lesioni all’esofago e allo stomaco da parte dei cittadini che l’avevano bevuta. Le autorità del paese stanno indagando sull’accaduto, ma intanto l’azienda ha deciso di rimuovere i prodotti in questione al fine di evitare ulteriori problemi. L’ispettorato di stato croato ha in pratica imposto tale rimozione al colosso delle bibite gassate, ma dalle analisi interne effettuate dall’azienda non si riscontrano anomalie di nessun tipo. Ciò detto, i prodotti ritirati sono un lotto di Coca-Cola Original Taste in bottigliette da 500 ml e due di Römerquelle Emotion Blueberry Melograno da 330 ml. Non è affatto un buon momento per la Coca Cola, visto quanto sta accadendo anche alle bottiglie, le quali rischiano di perdere la loro caratteristica forma bombata a causa delle nuove imposizioni dell’Unione Europea.

Coca Cola ritirata per avvelenamento

La vicenda ha avuto origine durante l’ultimo weekend, quando un uomo ha avuto delle lesioni alla gola dopo aver bevuto in un locale una bottiglietta di acqua aromatizzata, la già citata Römerquelle Emotion. Dopo il suo ricovero, si è scoperto che altre 13 persone erano state ricoverate con lo stesso sintomo, ma a seguito dell’ingestione di Coca Cola. Insomma, il Ministero della Salute Croato era già a conoscenza del fatto e l’episodio dell’uomo nel locale è stato collegato a quello delle bottiglie di Coca Cola. Il mistero però si infittisce quando si viene a sapere che dalle indagini sui prodotti ritirati, nessuno presenta anomalie interne. Il livello di acidità delle bevande non poteva causare lesioni. Anche tutti gli altri parametri erano nella norma. In poche parole, anche gli esami delle autorità sono in linea con quelli fatti dall’azienda.

Le indagini si sono quindi rivolte nuovamente all’acqua aromatizzata, con la vittima che viene ora identificata come paziente zero. È molto probabile che si sia trattato di un caso isolato e che la Coca Cola non c’entri assolutamente nulla. Dalle visite mediche fatte agli altri soggetti, infatti, si evince che i 13 che avevano dichiarato di avere avuto sintomi simili, in realtà non presentavano alcuna lesione interna. Insomma, più che un caso di richiamo alimentare, quello della Coca Cola ritirata si sta trasformando in un giallo alla Hitchcock. Per il ministero gli altri casi potrebbero essere semplice suggestione, mentre per l’uomo del locale si parla ora di sgrassante o detersivo all’interno della bottiglietta d’acqua aromatica. Un incidente o un evento intenzionale? Come detto, la cosa assume ora le dimensioni di un fatto di cronaca e sarà la polizia Croata ad occuparsene.

I punti salienti…

  • in Croazia lotto di Coca Cola viene ritirato per rischio avvelenamento;
  • dalle indagini si scopre che non c’è nulla di anomalo, solo un paziente è in ospedale con lesioni interne;
  • le autorità indagano, si è trattato di un incidente o di un tentativo di omicidio?