Fare la spesa è diventato un salasso, ma anche pagare le bollette. In tutto ciò, gli stipendi rimangono gli stessi e il potere d’acquisto delle famiglie scende enormemente. Insomma, alla fine del mese, quando si accede al conto corrente, ci si accorge che di tutti quei soldi guadagnati con fatica è rimasto ben poco. Alcune città, inoltre, sembrano essere ancora più care delle altre. Questo significa che si spende di più in alcune rispetto ad altre. Ma quali sono queste città? L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio relativo ai dati Istat sui rincari generali del cibo, bevande, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi.

Grazie a questi dati, sono emerse le città più care in assoluto. Quindi quelle in cui si spende di più.
Partendo dai rincari relativi al cibo, quindi a quanto costa fare la spesa al supermercato, le città più care sono Cosenza, Ascoli Piceno e Viterbo.

Le città più care d’Italia dove tutto costa di più

In linea generale, rispetto a settembre 2021, le famiglie si sono ritrovate a pagare 660 euro in più. Una cifra molto alta. Significa che mensilmente si paga almeno 50 euro in più per la spesa. E in alcune città va molto peggio. A Cosenza, ad esempio, per fare la spesa alimentare, l’aumento è salito a +1.034 euro su base annua. Non va meglio ad Ascoli Piceno, dove una famiglia media ha speso 773 euro in più per fare la spesa mentre a Viterbo mangiare e bere costa il 14% in più, in cifre parliamo di 785 euro. Altre città carissime per quanto riguarda la spesa alimentare, sono Imperia, Padova e Terni, dove l’aumento percentuale è stato di circa il 13,8% seguite da Gorizia, Ravenna e Udine. A Macerata, Pistoia e Verona, invece, l’inflazione è stata del 13,4%.

Accanto alle città dove tutto ormai costa di più, ci sono anche quelle meno care come Bergamo.

Qui per bere e mangiare, il rincaro annuo non ha superato 498 euro a famiglia. Anche a Como, Milano e parma non va peggio. L’aumento annuale è arrivato a 517 euro.

La ricerca ha preso in considerazione anche altri parametri come la fornitura acqua e servizi vari connessi all’abitazione, quindi la fornitura di acqua, raccolta rifiuti e spese condominiali. La città più cara è Catania, seguita da Bolzano e Verona. In lista anche altre città come Rovigo, Pisa, Como, Massa Carrara, Cremona e Mantova, dove i rincari per l’acqua sono arrivati al 5,5%. Le città più virtuose, invece, sono Reggio Emilia, Perugia e Caltanissetta.
Per quanto riguarda i rincari relativi alla scuola dell’infanzia e primaria privata, la città più cara è Ancona con il 12,1% in più seguita da Como, Bergamo, Firenze, Benevento, Roma, Pordenone, Biella e Brindisi. Le meno care sono Olbia Tempio e Catanzaro.

Quanto costa mangiare al ristorante

Quanto costa, invece, andare al ristorante, in pizzeria o al bar? Qui le città più care sono Cosenza, Palermo, Verona, Forlì-Cesena, Sassari, Brescia, Viterbo, Olbia-Tempio, Gorizia, Pistoia e Trento. Rispetto alle altre, andare a mangiare una pizza, oppure andare in pasticceria, al bar o in una rosticceria costa mediamente di più rispetto all’anno scorso. Infine, per quanto riguarda hotel, alberghi, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli le città con gli aumenti maggiori sono Trapani, Milano, Venezia, Firenze, Campobasso, Roma, Bologna, Napoli, Pisa e Lucca.