È arrivato il nuovo rapporto di Legambiente “Mal’aria 2022” che svela quali sono le città italiane più inquinate, quelle in cui l’inquinamento dell’aria è ben sopra i livelli d’allarme. Traffico, misure contro lo smog non sufficienti e livelli di inquinanti off-limits, questo è quello che emerge dal dossier di Legambiente. La situazione, però, rischia di peggiorare ancora con l’avvio della stagione autunnale/invernale.

In ogni città vige la regola che il PM10 ovvero il particolato atmosferico o le polveri sottili non devono superare una certa soglia.

Il PM10 è un importante indicatore della qualità dell’aria e si manifesta dopo eventi naturali come la fuoriuscita di gas dai vulcani e per eventi umani come le lavorazioni artigianali/industriali.

Nel nostro paese il parametro della valutazione di PM10 è la media giornaliera. Secondo il Decreto legislativo numero 155 del 2010 tale limite è uguale a 50 µg/mc che non si deve superare più di 35 volte per anno civile. Nello stesso decreto è stabilito un limite annuale fissato a 40 µg/mc come media annua. Alcune città, però, sono già oltre questi limiti.

Quali sono le città più inquinate

La soglia di legge riguardante il PM10 è già superata in 3 delle 13 città analizzate da Legambiente. Le città con codice rosso ovvero quelle dove la qualità dell’aria è peggiore sono Torino, Milano e Padova con rispettivamente 69, 54 e 47 giornate di sforamento. Ottengono invece un codice giallo la città di Parma con 25 giornate di sforamento, Bergamo e Roma con 23 e Bologna con 17. Ci sono poi Palermo e Prato con 15, Catania e Perugia con 11 e Firenze con 10.

Inoltre nessuna delle città osservate nell’ambito della campagna “Clean Cities” ha rispettato i valori suggeriti dall’Oms. Questo né per il PM10 e nemmeno per il il PM 2.5 e NO2. Il quadro è quindi molto preoccupante dato che la nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria (in corso di revisione quest’anno) è sugli standard dell’Oms.

Proprio per questo l’Italia potrebbe avere multe che si aggiungerebbero alle altre già avute. In più oltre a questo, non è da trascurare il fatto che l’inquinamento atmosferico miete molte vittime, soprattutto nel nostro paese rispetto agli altri europei.

I morti per inquinamento

Tra le città più inquinate d’Italia ci sono Torino, Milano e Padova che hanno già superato i limiti di PM10 consentiti per legge. La situazione non è buona perché il forte inquinamento miete anche molte vittime. Secondo le stime dell’Agenzia europea ambiente il 17% dei morti per inquinamento in Europa è italiano (quindi 1 su 6). Per diminuire gli impatti su ambiente e salute, quindi, l’Europa ha fissato degli obiettivi per il 2050.

La proposta è quella di ridurre le emissioni di gas serra del 55% (rispetto al 2005) entro la fine del 2030. Per realizzare tale obiettivo, però, bisognerà potenziare i servizi e mezzi alternativi alla macchina e accelerare il percorso di decarbonizzazione dei trasporti urbani che sono una delle cause principali dell’inquinamento in Italia. Il nostro paese ce la farà a rispettare questi obiettivi? Al momento sembra proprio di no.
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