Ieri un servizio del Tg1, incentrato sulle cancellazioni dei viaggi in Egitto intitolava “I turisti italiani hanno lasciato Sharm El Sheik“, lasciando intendere che ci sia una tendenza alla fuga dal Mar Rosso da parte dei vacanzieri italiani. Ma Astoi Confindustria Viaggi ha smentito categoricamente questi dati, invitando a non fare disinformazione creando peraltro inutili allarmismi.  

Vacanze in Egitto: solo il 3% dei turisti cancella

Secondo i numeri riportati dall’associazione (di cui fa parte circa l’80% dei tour operator italiani), sono circa 19 mila i turisti italiani attualmente in vacanza nelle zone del mar Rosso.

L’alternanza tra partenze e arrivi si ha a cadenza settimanale e appare costante. Nessuna fuga dei turisti dall’Egitto, come testimoniato invece dall’inviato del Tg in Cairo, Marc Innaro: secondo la versione dei tour operator tutte le località più turistiche (Sharm in primis ma anche Marsa Alam, Berenice e Hurgada) fanno registrare flussi turistici nella media stagionale. Le cancellazioni infatti si attestano su un poco rilevante 3% (percentuale fisiologica tutti gli anni aldilà delle agitazioni dell’estate 2013). Anzi negli ultimi giorni, con l’assestarsi della situazione e il venir meno di azioni particolarmente violente o eclatanti, alcune agenzie di viaggi dicono di aver ripreso a vendere pacchetti per l’Egitto.  

Vacanze in Egitto, regole per un soggiorno sicuro

Va detto peraltro che le località più gettonate dai turisti distano km dalle zone interessate dalle proteste e dalla manifestazioni (Vacanze in Egitto: alcune zone vengono ritenute sicure o è una questione di convenienza?). Il consiglio per chi parte comunque resta quello di ridurre al minimo gli spostamenti fuori dai villaggi turistici, ad esempio le escursioni nel deserto. Del resto, senza comunicazione ufficiale dalla Farnesina, la cancellazione comporta penali per i viaggiatori (Vacanze in Egitto: come annullare il viaggio senza pagare penali) e quindi in pochi sono disposti a rinunciare alla vacanza pur dovendo restare all’interno del villaggio in via precauzionale.