Via libera al bonus mamma 2024. L’INPS ha emanato una corposa circolare in cui illustra la misura, ne illustra ed analizza i requisiti e fornisce le istruzioni per l’applicazione.

Il beneficio, ricordiamo è stato previsto con la legge di bilancio 2024 (comma 213), dove espressamente si legge che

per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.

Dunque, si tratta di uno sgravio della quota di contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri. Ne consegue una busta paga più alta.

I requisiti

Il bonus mamma si concretizza in un abbattimento totale della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile.

Ne possono beneficiare:

  • le lavoratrici madri di tre o più figli, sino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo
  • solo per il 2024, le lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Deve trattarsi di lavoratrici madri, dipendenti con contratto a tempo indeterminato di datori di lavoro che possono essere sia pubblici che privati, anche non imprenditori. Sono compresi anche i datori di lavoro appartenenti al settore agricolo, con l’esclusione dei soli rapporti di lavoro domestico.

Bonus mamma, si deve chiedere all’azienda

L’esonero spetta per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Ed è in questo periodo che devono risultare soddisfatti i requisiti.

L’applicazione non sarà automatica.

Infatti, è previsto che la lavoratrice che intenda vedersi applicare il bonus mamma lo deve espressamente comunicare al loro datore di lavoro.

L’INPS ci tiene a precisare più di una volta che l’esonero in argomento spetta a decorrere da gennaio 2024, laddove la madre in tale data sia già in possesso dei requisiti legittimanti, o, per le ipotesi in cui il presupposto legittimante (nascita del secondo o di ulteriore figlio) si concretizzi in corso d’anno, dal mese di realizzazione dell’evento.

Riassumendo

  • l’INPS emana la circolare operativa bonus mamma (Circolare n. 27/2024)
  • ll beneficio si concretizza un abbattimento totale della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3.000 euro annui, riparametrati su base mensile
  • la lavoratrice dipendente a tempo indeterminato deve essere madre di tre o più figli ovvero (solo per il 2024) di due o più figli
  • per averlo applicato la lavoratrice deve comunicarlo espressamente al proprio datore di lavoro (pubblico o privato che sia).