Dal primo novembre, con l’obiettivo di semplificazione delle fatturazioni, Telecom Italia elimina lo scatto fisso alla risposta previsto in alcuni piani per le chiamate nazionali (5,04 centesimi di euro). A fronte di questo però rileviamo anche un aumento del canone, che passa da 17,54 a 18,54 euro.

Aumento canone Telecom: i clienti esclusi

L’aumento del canone serve, a detta dell’azienda, ad allineare il costo con quello della media europea. Ma si tratta intuitivamente di un adeguamento non molto gradito dai clienti italiani.

  I clienti Telecom si chiedono se questo cambiamento avrà un riscontro in bolletta e, nel caso, se si pagherà di più o di meno. Molti iniziano a guardare alle offerte telefoniche degli operatori concorrenti. Viene mantenuto il costo fisso per tutte le chiamate verso i fissi nazionali e i cellulari, pari a 10 euro cent al minuto. Confermato inoltre anche lo sconto del 50% sulle chiamate verso i fissi nazionali che superano le 3 ore di chiamate al mese. Sono esclusi dall’aumento del canone Telecom i clienti che beneficiano delle condizioni agevolate e per i titolari della Carta Acquisti (cosiddetta “Social Card”). Rimane inalterato infine anche il costo attuale unico di abbonamento delle offerte “a pacchetto” che includono servizi voce, dati e la linea telefonica.