Dopo oltre sei anni dall’inizio delle indagini, domani parte il processo al Gruppo Banco Desio dopo che la prima udienza, prevista per settembre 2013 slittò per un difetto di notifica. Quello del Banco Desio è certamente lo scandalo più incredibile della storia bancaria italiana. In un comunicato stampa odierno, la Federcontribuenti illustra proprio le indagini che hanno accompagnato il procedimento che ha ruotato attorno al Banco Desio negli ultimi anni e che riportiamo fedelmente: “- due anni di “congelamento delle indagini del PM Cascini”; – mai interrogati i manager del Gruppo Banco Desio intercettati che erano pronti a “cantare”; – mai arrestato nessun dipendente del Gruppo Banco Desio; – tre anni per riuscire a trovare un GIP al Tribunale di Roma che celebrasse l’udienza preliminare; – nessuna parte civile parteciperà alle udienze al Tribunale di Roma; la domanda di costituzione di parte civile dell’unico dipendente che ha denunciato, Enrico Ceci, viene infatti continuamente “respinta” con motivazioni pittoresche ed inveritiere; il Ministero dell’Economia e delle Finanze è invece la parte civile perfetta: mai si occuperà di tale scandalo e dunque mai si presenterà in udienza a Roma; – 6 poliziotti hanno fatto “barriera”, nelle due udienze del GIP svoltesi al Tribunale di Roma, attorno a quel pericoloso delinquente, Enrico Ceci, che, quando aveva 21 anni, ha fatto il proprio dovere di onesto Cittadino ed ha denunciato.

” Nello stesso comunicato stampa si fa notare che la senatrice del Movimento 5 Stelle, Maria Mussini, presentò il 26 giugno 2013 in Senato un Decreto Legge per portare all’istituzione di una Commissione d’Inchiesta proprio su Banco Desio, ma l’indagine si è fermata e dal 2011 nessuna indagine in proposito è stata più autorizzata dalla Procura di Roma. Sempre nel comunicato si legge in conclusione “Appaiono troppe le anomalie e le irritualità emerse, e grande la differenza di giudizio tra gli inquirenti del GICO di Roma e la procura di Roma sulla portata e sulla gravità del coinvolgimento della capo gruppo e dei vertici di Banco di Desio e della Brianza S.
p.A. nelle attività gestorie”. Non si è più saputo nulla dei guai del Gruppo Banco Desio alla Commissione Tributaria di Milano. Del resto anche le recenti vicende relative alla acquisizione di Banca Popolare di Spoleto da parte di Banco Desio ci fanno capire quanto tale Gruppo sia supportato da Banca d’Italia e dai poteri forti.”