Nuove norme sulle auto a partire dal 2025. La Commissione Europea ha fatto una nuova proposta legata ai nuovi standard di motorizzazione sulle emissioni inquinanti. Tra due anni, insomma, la normativa Euro 7 andrà a sostituire la Euro 6 per ridurre in modo incisivo l’inquinamento. L’obiettivo sarà promuovere la presenza di veicoli puliti e quindi anche migliorare la qualità dell’aria. In questo modo si dovrebbe proteggere anche la salute dei cittadini. Come sempre accade dopo le proposte della Commissione Europea, il provvedimento dovrà essere sottoposto all’iter e se tutto andrà per il verso giusto dal 1 luglio 2025 le nuove norme entreranno in vigore per auto, furgoni e poi dal 1 luglio 2027 anche per i mezzi pesanti.

Auto, nuova norma Euro 7 dal 2025: cosa cambia

Prima di arrivare a questo punto, però, servirà il via libera dell’Europarlamento e poi del Consiglio europeo. Ma che cosa cambierà in sostanza?
Con i nuovi nuovi standard per le emissioni, per la riduzione dell’inquinamento, i veicoli avranno tutti gli stessi limiti a prescindere se saranno a benzina o diesel. Le regole relative all’Euro 7, infatti, comprendono una drastica riduzione delle emissioni NOx (35%) rispetto all’Euro 6, la soglia scende a 60 mg/km. Ma non finisce qui, perché la proposta riguarda anche tutte le emissioni prodotte dai componenti dei veicoli, quindi freni e gomme, che saranno ridotte del 27%. Per le auto elettriche, invece, le nuove regole prevedono la valutazione della durata delle batterie. Per i mezzi pesanti, invece, le novità prenderanno vita dal 2027 e anche qui si parla di riduzioni fino all’80%.

Le polemiche dei costruttori sugli investimenti e i listini prezzi

A non prendere proprio bene la proposta europea, che potrebbe cambiare tutto dal 2025, sono i costruttori, che non solo lamentano grossi investimenti per adeguarsi ma ritengono che non si sia tenuto conto della crisi in atto, legata al caro energia e l’inflazione.

I prezzi delle auto hanno già subito rincari, i consumatori di conseguenza investono meno nelle nuove auto e le attività produttive ne risentono parecchio. A questo bisogna poi aggiungere che le aziende dovranno sviluppare nuovi motori costosi e anche i listini delle auto andrebbero ad aumentare.

Il presidente dell’associazione dei costruttori europei Acea Oliver Zips, si è detto preoccupato, sottolineando che l’industria automobilistica è in linea con l’idea di ridurre le emissioni inquinanti, “ma il beneficio ambientale della proposta della Commissione è molto limitato”. Il commissario al mercato unico Thierry Breton, invece, ha definito la misura equilibrata. Per i costi delle auto, quindi, si prevede un impatto limitato, tra 990 e 150 euro in più. Dal 2035, invece, è previsto lo stop dal 2035 alla vendita di nuove automobili a motore benzina e diesel. Insomma, tra due anni potrebbe cambiare davvero molto per il settore auto.