Portiamoci avanti di quasi un anno, atterrando a gennaio 2024, quando le pensioni riceveranno un nuovo aumento. Questo perché è in programma il conguaglio della rivalutazione dell’anno 2023. I nuovi aumenti toccheranno punte fino allo 0,8%, grazie al tasso d’inflazione medio definitivo all’8,1% (quello provvisorio era al 7,3%). Non cambiano invece le regole previste dall’ultima manovra di Bilancio. Cosa significa? Che a ricevere per intero il conguaglio saranno solamente le pensioni d’importo non superiore a 4 volte il trattamento minimo. Vale a dire gli assegni previdenziali non superiori ai 2.100 euro.

Pensioni: aumenti e arretrati attesi per gennaio 2024

Ecco di quanto aumenteranno le pensioni a gennaio 2024 (e gli arretrati previsti), grazie al conguaglio della rivalutazione 2023:

-1.000 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 1.073 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 1.081 euro (arretrati lordi 104 euro)

-1.500 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 1.609 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 1.621 euro (arretrati lordi 156 euro)

-2.000 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 2.146 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 2.162 euro (arretrati lordi 208 euro)

-2.500 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 2.655 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 2.672 euro (arretrati lordi 221 euro)

-3.000 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 3.116 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 3.128 euro (arretrati lordi 156 euro)

-3.500 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 3.620 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 3.633 euro (arretrati lordi 165 euro)

-4.000 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 4.137 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 4.152 euro (arretrati lordi 195 euro)

-4.500 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 4.621 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 4.634 euro (arretrati lordi 169 euro)

-5.000 euro di pensione lorda mensile a dicembre 2022 > 5.135 euro di pensione lorda mensile a gennaio 2023; per arrivare nel 2024 ad avere una pensione mensile lorda pari a 5.149 euro (arretrati lordi 182 euro)

Tutti gli importi qui sopra sono da intendersi al lordo. Questi invece sono gli arretrati netti previsti entro gennaio 2024:

  • +73 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 1.000 euro
  • +107 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 1.500 euro
  • +135 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 2.000 euro
  • +137 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 2.500 euro
  • +103 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 3.000 euro
  • +106 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 3.500 euro
  • +112 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 4.000 euro
  • +99 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 4.500 euro
  • +110 euro per chi a dicembre 2022 percepiva una pensione lorda di 5.500 euro.

Ricordiamo soltanto che quest’anno i pensionati riceveranno una rivalutazione fino al 7,3%.

Come spiegato qui sopra, si tratta di un tasso provvisorio, dato che non tiene conto del tasso d’inflazione medio all’8,1%. Inoltre non è nemmeno detto che per il conguaglio della rivalutazione 2023 si debba aspettare fino a gennaio 2024. A chiarirlo è, ancora una volta, l’Inps. In una recente nota, l’Istituto nazionale della previdenza sociale ha lasciato aperta una porta per un anticipo. Il motivo? Come azione di contrasto per un’eventuale perdita improvvisa del potere d’acquisto delle pensioni.

Vedremo dunque quale sarà la decisione da parte dell‘Inps. Se è vero che si anticiperà già a quest’anno, sarà davvero un bel regalo per milioni di pensionati italiani.