Con la rivoluzione lanciata dalla nuova intelligenza artificiale, sono molti gli addetti ai lavori che si sono dichiarati preoccupati per il futuro di alcune professioni. Devin è la nuova intelligenza artificiale che promette di fare grandi cose nel campo della programmazione informatica e potrebbero essere proprio queste figure le prime a sparire. A lanciare l’allarme ci ha pensato Jensen Huang, CEO di Nvidia.

I rischi dell’intelligenza a artificiale

Una tecnologia fuori controllo è un rischio per tutti, ma a preoccupare maggiormente è il suo impatto nel mondo del lavoro.

Se fino a qualche mese fa, il monito di tutti era quello di invitare a fare corsi di formazione per i giovani al fine di inserirli in nuovi ruoli professionali relativi proprio all’AI e alle tecnologie informatiche, ora pare che il consiglio si sia trasformato in qualcosa di praticamente opposto. Ricordate le vecchie parole dei nostri nonni, quando ci invitavano a imparare a coltivare la terra? Andare a zappare potrebbe non essere più considerato un insulto, ma un importante augurio al fine di trovare un lavoro sicuro. A quanto pare infatti quello del programmatore informatico è un ruolo destinato a scomparire per gli umani, e con esso forse tutti quelli associati a questo tipo di professione.

Lo stesso CEO di Nvidia è d’accordo con tale analisi, ecco le sue parole: “Il nostro compito è creare una tecnologia che elimini la necessità di persone che programmano e il linguaggio di programmazione diventerà essenzialmente quello umano. Tutti a questo mondo potranno essere considerati programmatori e questa è la meraviglia dell’intelligenza artificiale”. In parole povere, l’AI sta occupando il posto degli uomini in questo tipo di professioni e quindi sarebbe appropriato invitare i giovani a dedicarsi ad altre professioni, come ad esempio l’industria manifatturiera, la biotecnologia e l’agricoltura. Insomma, non è proprio l’equivalente di “andate a zappare”, ma siamo comunque verso quei lidi.

Devin, la nuova AI

Ma cosa c’entra Devin in tutto questo? In realtà, il consiglio del succitato CEO sembra arrivare già tardi, se è vero che questa nuova intelligenza artificiale lanciata dalla software house Cognition è già in grado di fare l’intero lavoro dei programmatori informatici. L’AI in questione ha un editor di codice, un browser ed è capace di utilizzare la console. Riesce addirittura a fare delle verifiche su ciò che ha programmato, insomma sostituisce in tutto e per tutto il lavoro attuale dell’uomo. Ecco le parole del suo CEO Wu a riguardo:

“Più Devin lavora, più impara a fare le cose meglio e può aggiornare autonomamente il suo modo di lavorare. Devin può anche addestrare mini-modelli IA per svolgere ruoli specifici all’interno di un progetto, come fare previsioni o formulare raccomandazioni”.

Al momento è necessaria comunque la presenza di un umano per fornire le informazioni iniziali all’AI, ma presto anche questa necessità potrebbe essere eliminata. Rimane comunque il fatto che molte aziende potrebbero scegliere di utilizzare Devin e così facendo lasciare a casa tante persone che non saranno più necessarie. Insomma, pare proprio che il mondo del lavoro stia per essere completamente rivoluzionato, e le previsioni non sono affatto ottimistiche.

I punti chiave…

  • Devin è l’intelligenza artificiale in grado di programmare linguaggi e allenare altre mini-AI;
  • il ruolo dei lavoratori umani si assottiglia sempre più;
  • a questo punto, quello dei programmatori informatici è tra le principali professioni a rischio.