E poi dicono le lo stato italiano è assente. Importante iniziativa del Governo per la Catalogna, dove verranno messi a disposizione dei più bisognosi degli appartamenti al fine di aiutare i più bisognosi. Già, peccato che non stiamo parlando dell’Italia, ma appunto della vasta regione autonoma della Spagna.

Un aiuto per i bisognosi

La decisione è di quelle importanti. Il Governo della Catalogna esproprierà gli alloggi vuoti dei grandi proprietari del posto per metterli a disposizione di persone vulnerabili e a rischio di esclusione.

Si tratta di una misura atta ad aiutare i più bisognosi e verrà inizialmente applicata in 14 cumini della regione autonoma, come ad esempio come Lloret de Mar e Tarragona, le quali sono state riconosciute come aree ad alta domanda abitativa. Secondo l’esecutivo catalano, questo esproprio riguarderà soltanto le abitazioni che risultano essere non occupate, ossia quelle incluse nel registro degli appartamenti vuoti e interesserà soltanto i piccoli proprietari.

Come detto, si tratta di un’iniziativa interessante che sarà senza dubbio di grande aiuto per tutti coloro che ne hanno bisogno. Sarebbe interessante vedere un’iniziativa del genere anche nel nostro paese, visto che anche in Italia ci sono non poche abitazioni ormai da tempo inoccupate. Per non parlare poi dei tanti proprietari considerati grandi, quindi dei veri e propri imprenditori dell’immobile (coloro che hanno più di 4 appartamenti di proprietà). A dire il vero, però, al momento in Italia c’è un altro problema che sta occupando le pagine dei giornali, ossia quello degli affitti altissimi nelle città universitarie. Il caso è salito alla ribalta per le proteste dei nostri giovani studenti, i quali stanno pernottando in tende per dire no ad affitti “giganti”. Milano la città più colpita, con affitti per una singola stanza che arrivano a oltre 600 euro al mese.

Come funziona il provvedimento?

Mentre da noi si protesta e si discute per trovare una soluzione agli affitti esagerati delle città universitarie, in Catalogna si procede all’esproprio degli immobili vuoti a favore di soggetti vulnerabili o a rischio esclusione.

Ma come funzionerà l’esecutivo catalano? Innanzitutto, il Governo invierà delle lettere ai proprietari, i quali dovranno dimostrare che tali appartamenti non occupati sono effettivamente destinati alla residenza delle persone. Qualora ciò non accadesse, allora dopo un mese si procederà all’espropriazione dell’immobile, in quanto verrà dichiarata la violazione della funzione sociale dello stesso.

Solitamente, il tempo limite in cui un appartamento può rimanere non occupato è quantificabile in due anni. Quindi, se tali appartamenti risulteranno vuoti per questo lasso di tempo, allora si procederà all’esproprio, a meno che il proprietario non dimostri entro un mese che l’immobile sta per riconquistare la sua funzione sociale, ossia quella di offrire residenza a persone. Non saranno però brevi i tempi: la procedura di esproprio durerà all’incirca sei mesi, per cui si prevede che i primi vengano eseguiti all’inizio del 2024. Secondo la Generalitat sarebbero oltre 31.000 gli appartamenti non occupati in Catalogna.  Sarebbero invece 1.800 le famiglie note in situazione di emergenza.

Appartamenti Catalogna, chi sono grandi proprietari?

Per l’espropriazione sono disponibili intanto 5 milioni di euro che consentono di acquisire la proprietà pubblica tra i 50 e i 70 appartamenti sfitti che hanno superato il limite sopra esposto (2 anni senza occupazione). Se pensate però che tale provvedimento potrà creare problemi ai piccoli proprietari, nulla di tutto questo. L’esproprio, infatti, riguarderà solo gli immobili di proprietà di persone giuridiche, banche o fondi di investimento, grandi proprietari in possesso di oltre 10 appartamenti.