“Un giorno l’Eternità invitò Passato Presente e Futuro a passare un po’ di tempo con Lei. Il Passato arrivò in ritardo, il Futuro in anticipo e il Presente in perfetto orario. L’Eternità invece ancora non si vede. Sapete com’è, lei può prendersi tutto il Tempo che vuole“, afferma Fulvio Fiori. Nessuno di noi può controllare il tempo. Esso scorre inesorabile, costringendoci a dover fare i conti con il nostro passato, presente e attendere impazientemente di sapere cosa ci riserverà il futuro.

 Tutto, in effetti, è questione di tempo. Il suono della campanella a scuola, il pranzo e l’orario di uscita da lavoro sono solo alcuni esempi.

Stabilire quando inizia e finisce qualcosa è davvero molto importante, perché permette di organizzarsi al meglio ed evitare che qualcuno non adempia ai propri doveri. Questo almeno in teoria. Perché nella pratica non è sempre così. Basti pensare alla burocrazia che spesso si rivela essere talmente lenta e farraginosa che molti finiscono per perdere il diritto ad alcune agevolazioni. Se il contribuente, invece, effettua un pagamento in ritardo, ecco che rischia di pagare pesanti sanzioni. Ma cosa succede se è il Comune a non inviare il bollettino? Ecco l’esempio di Roma.

Acconto TARI in ritardo, caos bollettini non arrivati: Roma annulla la mora

Diverse le tasse che gravano sulle tasche delle famiglie italiane. Tra queste si annovera la Tari, che serve a finanziare la raccolta e il corretto smaltimento dei rifiuti prodotti in casa e dalle aziende. A definire le relative aliquote è il Comune, che si occupa anche di determinare le tempistiche di pagamento e inviare a casa dei soggetti interessati i relativi bollettini. Non sempre, però, le cose filano liscio come l’olio.

Può capitare, ad esempio, che si assista a qualche ritardo, proprio come avvenuto a Roma. Qui diversi cittadini non hanno ricevuto l’avviso di pagamento in tempo utile per adempiere al proprio obbligo entro lo scorso 31 luglio.

Da qui la decisione della giunta capitolina di approvare il differimento al prossimo 15 settembre del termine di pagamento dell’acconto della tassa sui rifiuti in scadenza a luglio.

Tariffa sui Rifiuti, termine pagamento prima rata prorogato al 15 settembre

Come si legge sul sito del Comune di Roma, non è prevista alcuna sanzione per chi effettuerà il pagamento della prima rata della tariffa rifiuti dopo il 31 luglio. Grazie alla delibera, d’altronde, la Giunta Capitolina ha voluto prorogare il termine di scadenza al fine di garantire ai romani più tempo per pagare, anche in vista delle vacanze estive. Entrando nei dettagli, come sottolineato in una nota pubblicata sul sito della Capitale:

“Gli utenti che hanno già ricevuto l’avviso di pagamento a ridosso della scadenza del termine di pagamento, potranno pagare entro il 15 settembre 2023. Per l’anno in corso, la scadenza della seconda rata resta fissata al 30 novembre e i relativi bollettini saranno oggetto di una successiva spedizione. […] È un’iniziativa transitoria, a seguito dell’approvazione del nuovo Regolamento che, a partire dal prossimo anno, prevederà la possibilità di pagare la tariffa rifiuti in un’unica soluzione o in più rate, grazie ai bollettini che verranno inviati tutti insieme nel mese di aprile”.