Assolto il caffè dai cardiologi di Torino, altro che male, uno studio rivela che gli effetti sono positivi sul corpo. In controtendenza la ricerca di Sebastiano Marra, attualmente direttore del diapartimento cardiovascolare dell’ospedale Maria Pia Hospital, che dunque capovolge la situazione e dà ragione ai caffeinomani.

Caffè no problem, fino a 5 tazzine

Addirittura fino a 5 tazzine al giorno, dopodiché si esagera. Questo il report finale della ricerca effettuata in otto anni su circa 13 mila pazienti. Durante il convegno delle Giornate Cardiologiche, di cui Marra è co-Presidente, si è tenuto un incontro nel quale è stato presentato il risultato di questa ricerca: “Abbiamo intervistato circa 13mila persone in diverse città – racconta Marra – uomini e donne di tutte le età. A chi ha partecipato ho chiesto se chi beve caffè abbia pressione, colesterolo o glicemia alti. Se sia più sedentario, ansioso, se dorma poco o male”.

Risultato che sorprendono a dir poco, visto che dalle interviste risulta che i consumatori abituali di caffè non presentano problemi di sonno, non lamentano fastidi durante le ore notturne, si dichiarano tonici e rilassati, inoltre non presentano affanno, stanchezza o batticuore.

Insomma, il caffè sembra a questo punto essere un toccasana non solo per la nostra psiche, ma anche per il nostro corpo.

A quanto pare, tutti i pregi vanno ricercati nel chicco stesso, per le sue proprietà antiossidanti, decaffeinato oppure no, quindi poco importa. Questa sua peculiarità infatti fa sì, secondo il cardiologo, che il caffè alleggerisca del 10% il rischio di morte per malattie legate a neoplasie o patologie cardiovascolari.